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nov 07

Da Hand in the Middle – Shiver Animals Sensations

Figli di immigrati Serbi e legati da una mai verificata parentela, i Dahandinthemiddle nascono e crescono nell’Arkansas settentrionale. La loro natura nomade li porterà, verso la fine del duemilanove, a stabilirsi nella Valle Umbra Sud, dove daranno origine all’omonimo gruppo musicale”.
Questo è lo spirito dei Da Hand in the Middle, uno spirito gitano ed ironico che si riflette chiaramente sulla loro arte, la quale, scevra di qualsiasi velleità, si muove su un’unica direttrice, quella del blues-rock, ma che si arricchisce di un’anima avanguardista che le permette di spaziare verso una miriade di strade. Prendiamo ad esempio Bake Him a Cake, è impossibile non accorgersi che questi ragazzi non siano evidentemente influenzati dal piglio nichilista di Jon Spencer Blues Explosion e il sound tenebroso dei Morphine (senti il sax). Al contrario, con Joe Flies To El Limon (che ricorda Niente Insetti su Wilma dei nostrani Denovo), giusto a sottolineare la loro anima nomade, ci si sposta verso un groove più jungle accompagnato da un riff ossessivamente ripetuto di matrice funky; tutti gli strumenti seguono la sezione ritmica dal sapore etno-folk che riesce a comprimere il pezzo in una struttura di facile ascolto e, tutto sommato, scarna.
Geniale è, poi, Take Another Poor Gun; il pezzo si apre con un madrigale swing elettro-acustico avvolto da cori gospel che all’improvviso si lascia disintegrare da una selvaggia esplosione punk-blues alla Gun Club, intenebrito da organi dal sapore garage e devastato da una sezione ritmica velocissima ed isterica.
L’album prosegue tra divagazioni country-punk (Where is my Fuckin’ Mule?, Mad Farmers Baseball Team) e libere sessions dalla poetica beat, contaminate dalla migliore tradizione di musica bianca e nera, costantemente infittite da trame noir e a tratti progressive (Sandy Room e The Redeemer).
Infine, una trattazione a parte merita Swet Oven. Qui i Da Hand abbandonano il tradizionale formato canzone e la spinta avanguardista e sperimentale del gruppo è a pieno regime. Un acrobatico collage di mini canzoni di poco meno di sei minuti e mezzo, con il quale i nostri escono e rientrano dal loro tema “swingante” mantenendo comunque una calligrafia ineccepibile.
Hanno talento da vendere i Da Hand in the Middle e questo primo album autoprodotto lascia intravedere la loro verve di sperimentatori che non hanno paura di barcamenarsi nelle nuove frontiere della musica rock, strizzando l’occhio al passato. Attendiamo con ansia la seconda uscita.

Label: Black Vagina Records
Anno: 2011

Track list:
01. Doctor Pimple’s Lesson
02. Bake Him A Cake
03. Joe Flies To El Limon
04. Take Another Poor Gun
05. Where’s My Fuckin’ Mule?
06. Sandy Room
07. Sweet Oven
08. The Redeemer
09. Mad Farmers Baseball Team

 

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