Abbiamo qui il sassofonista tenore brasiliano Ivo Perelman ed il fido Matthew Shipp al pianoforte insieme al batterista tedesco, ma ormai residente in USA, Joe Hertenstein. Fra le collaborazioni del batterista nel campo della musica improvvisata quelle con Joe Ibaragon e con Shipp, per il resto è un musicista che sa fare di tutto e che di recente è nel quintetto di Tim Hagans, trombettista mainstream. La musica del trio è stata registrata in studio, e qui ancora una volta si è andati senza spartiti o partiture, bensì lasciandosi ispirare dall’ispirazione del momento. La musica prende un’altra direzione rispetto agli altri batteristi con cui Perelman e Shipp hanno collabrorato, Hertenstein è uno che riempie tutti gli spazi, che incita, sprona, suggerisce, ma lo fa con musicalità, senza travolgere i solisti, come si può ascoltare nella Part 5 in cui la musica si riscalda, come spesso accade per questo genere, ma senza andare in direzioni incontrollate. La Part 6 è invece più tranquilla, ma anche qui si avverte come la presenza del batterista dà un’impronta alla musica che porta il trio verso aree inesplorate, così da conferire loro una precisa identità come gruppo ma in cui ciascuno ha un ruolo paritario. Su Part 8 ascoltiamo un Perelman più meditativo fino a che inizia a suonare gli acuti del sassofono tenore come soltanto lui sa fare, sostenuto dai ritmi della batteria. È un brano che funziona di equilibri sottili, di dialoghi che oscillano fra il turbulento ed il meditativo, a dimostrazione di come il sassofonista riesca a gestire momenti emotivi così diversi con maestria. Part 9 vede Shipp in primo piano, anche lui in sintonia con gli incalzanti ritmi di Hertenstein. Bel disco in cui i tre musicisti trovano una via comune per dialogare con profitto.
Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno: 2017
Tracklist
01. Part 1
02. Part 2
03. Part 3
04. Part 4
05. Part 5
06. Part 6
07. Part 7
08. Part 8
09. Part 9
10. Part 10
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