Giovedi 10 novembre Mika Vainio suonerà al Leoncavallo di Milano. L’apertura sarà affidata a Alessandro Inguglia ed a Antiteq. Noto per esser stato fondatore, con Ilpo Väisänen, del seminale duo Panasonic (poi Pan Sonic), il finlandese Mika Vainio, ora di base a Berlino, ha proseguito anche nella sua prolifica carriera solista la sua personale ricerca nell’ambito elettronico d’avanguardia, ora con il suo vero nome, ora con l’oscuro pseudonimo Ø, riscuotendo sempre unanimi apprezzamenti sia tra gli appassionati del beat sia tra i cultori della musica contemporanea. I suoi lavori
sono stati prodotti da etichette come Touch, Wavetrap, Sähkö, e le sue collaborazioni spaziano da Björk a Alan Vega (Suicide), da Keiji Hainio alle Chicks on Speed. I Pan Sonic non ci sono più, ma è come se esistessero ancora. Anche se MikaVainio ne era la metà, con questa prova solista – la sesta – fa rivivere le ceneri del gruppo madre, traendo linfa dai loro album più harsh e seguendone la scia.
Si lascino pure da parte le precedenti prove a nome Vainio, incentrate prevalentemente su un’avanguardia elettro-acustica fatta di rintocchi, glitch e minimalismo, perchè in questa nuova prova il finnico, sulla scorta di Gravitoni,
gioca pesante. I riferimenti in ballo potrebbero essere diversi, ma Vainio ha la capacità di sintetizzarli in un mix crudo ed essenziale di elettronica industriale, dedita alla techno più martellante e vibrante. Immaginari scenari postcatastrofici
si rincorrono, in una sorta di enorme rave pre-Apocalisse. In questa danza finale, corpi imbrattati di unguenti usati per lubrificare i macchinari, ballano in uno stato di trance senza fine, mentre la musica martella, in un delirio infinito. Mika Vainio dipinge baratri profondi. I suoi sono quadri di città di un futuro postatomico, nel quale ogni forma umana è rimpiazzata da automi. Una città che il sole non tocca, dunque senza speranza alcuna. La Matrix del Tremila, una
debordante allucinazione fatta musica.
nov 10
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