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mag 27

Yelena Eckemoff Quartet – Desert

desert-front-art-hi-res-1024x1024-300x300Ogni incisione della pianista russa (ma ora residente in USA) Yelena Eckemoff ha qualcosa di speciale, per la sua musica, ovvio, ma anche per tutte le emozioni che questa riesce a trasmettere coinvolgendo l’ascoltatore e gli altri musicisti partecipi del progetto. Questa volta ci sono i fidi Arild Andersen al contrabbasso e Peter Erskine alla batteria, con cui ha già inciso in trio, a completare il quartetto un’altra stella del jazz di oggi, il multistrumentista Paul McCandless all’oboe, al corno inglese, al sax soprano ed al clarinetto basso. La copertina, che ovviamente rappresenta un tipico paesaggio con le dune, è stata dipinta dalla pianista, all’interno del booklet si trovano delle storie ispirate ai paesaggi evocati, una lettura che completa il messaggio di un’artista totale, a suo agio non soltanto come pianista e compositrice, ma anche con altre possibilità di espressione. Fin dall’inizio, con Bedouins si ascolta una musica in cui i sidemam danno il meglio di sé stessi, ispirati dalle idee della leader. Conosciamo McCandless per la lunga collaborazione con gli Oregon, con questo trio trova comunque una collocazione ideale, esprimendo ai suoi strumenti idee assolutamente originali, in questo perfettamente assecondato dagli altri. Condor è un brano in trio, dall’atmosfera pensosa, quasi a tradurre in musica il racconto del protagonista, dominatore dei cieli delle Ande e capace da lassù di scrutare cosa succede sull’arida terra. È un brano dalla poetica coinvolgente in cui la ritmica agisce per dare l’idea di queste atmosfere cosí speciali. Su Oasis ritorna il quartetto al completo, con McCandless all’oboe, l’assolo della pianista ed il contrabbasso di Andersen così fluido e veloce che sembra quasi una chitarra. Sull’inquieto Dust Storm McCandless è al clarinetto basso, qui è anche da rilevare il lavoro di Peter Erskine in uno dei brani più interessanti dell’album. La Eckemoff continua a stupirci ed a emozionarci con la sua musica, fra jazz e classica, improvvisazione e composizione, realizzata insieme a musicisti che colgono l’essenza della sua scrittura.

Genere: jazz
Label: L & H Productions
Anno 2018

Tracklist
01. Bedouins
02. Mirages
03. Desert Cry
04. Dance
05. Colors of Nothingness
06. Condor
07. Oasis
08. Dust Storm
09. Desert Remained
10. Garden of Eden
11. Sands

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