Su Slam Productions arriva questa breve, per i criteri attuali, in compenso molto intensa, incisione del trio costituito dal pianista di origine canadese David Haney e dagli americani Daniel Carter al sax tenore ed alla tromba e Hilliard Greene al contrabbasso. I tre sono stati registrati dal vivo alla WKCR Radio presso la Columbia University di New York nel 2017. Si tratta di una libera improvvisazione, sono dei veterani in questo campo, in cinque Construction, caratterizzate da un suono sognante, etereo, allo stesso tempo ricco di una densità espressiva notevole. Sul Number One Carter è alla tromba, le poche e scarne note di Haney gli permettono di esprimersi al meglio, di ritagliarsi uno spazio nel silenzio che ogni volta avvolge le note, libere di respirare. Si continua così nel Number Two fino a che Carter passa al sax tenore, è un’intensità speciale quella del suo assolo, libero di muoversi ma allo stesso tempo lasciando da parte le asperità del free. I tre si trovano perfettamente insieme, dal concerto si sono presi i momenti migliori e ciò ovviamente fa bene alla musica. Greene accompagna puntuale, a volte passa a suonare il suo strumento con l’archetto inventando melodie mentre Carter e Haney danno spazio alle note con i loro fraseggi minimalisti, e tuttavia la loro è un’improvvisazione radicale ricca di pathos. Nel lungo Number Three, nove minuti e mezzo, le acque si agitano, poi si ritorna ad atmosfere più sognanti arrivando alla fine dei trentadue minuti riposati dopo avere ascoltato una musica dai tratti fortemente personali.
Genere: avanguardia
Label: Slam Productions
Year: 2018
Tracklist
01. Construction Number One
02. Construction Number Two
03. Construction Number Three
04. Construction Number Four
05. Construction Number Five
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