Dopo le tante collaborazioni con un cerchio di artisti empatici al tipo di musica che propone, il sassofonista tenore brasiliano Ivo Perelman ha ora deciso di confrontare le sue idee con nuovi strumentisti: qui è in duo con il clarinettista basso Jason Stein, piuttosto noto nell’area di Chicago dove si è stabilito dopo avere studiato al Bennington College con Charles Gayle e Milford Graves. Stein, già noto a chi segue le pubblicazioni della Leo Records per avere inciso in completa solitudine, suona esclusivamente questo strumento spesso usato come secondo o terzo strumento da tanti sassofonisti. L’incontro fra i due è avvenuto dopo che Perelman ha avuto l’idea di incidere insieme a degli specialisti del clarinetto basso, così che dopo cinque giorni da questa incisione è andato ancora in studio insieme al tedesco Rudi Mahall. Si tratta di momenti completamente improvvisati, basati sull’empatia del momento, sulla possibilità di una comunicazione in studio in cui non c’è niente di predisposto, se non la disponibilità a incontrare con rispetto il mondo musicale altrui. I due hanno tanto da raccontarsi e trovano anche momenti insoliti per quello che solitamente fanno, l’iperspressività di Perelman al sax tenore incontra un clarinettista basso bravo a inventare colloqui, momenti meditativi, preghiere, come accenna il titolo dell’album, delle poesie in musica. È un momento speciale, compatto, che si fa ascoltare di un fiato, che forse ha a che fare con la comune origine ebraica dei due. “Maybe it was something more mystical, something ancestral – past lives? Who knows?” scrive Perelman nelle liner notes. In ogni caso da ascoltare con attenzione per scoprire il lato più meditativo e intimo del sassofonista brasiliano.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2018
Tracklist
01. Part 1
02. Part 2
03. Part 3
04. Part 4
05. Part 5
06. Part 6
07. Part 7
08. Part 8
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