Fra le tante produzioni della Dodicilune ce ne sono alcune dedicate all’avanguardia, la più recente è questo duo fra Walter Prati al basso elettrico, violoncello elettrico, real time sound processing software e Sergio Armaroli alle percussioni, electronics, computer tape. Prati è da anni interessato all’intervento sul suono con i suoi strumenti elettronici ed ha lavorato con tanti nomi dell’improvvisazione radicale come l’inglese Evan Parker e altri del rock come Thurston Moore e Robert Wyatt. Armaroli si trova bene con le idee di Prati e oltre alle sue percussioni, fra cui un berimbau, trova modo di intervenire sullo sviluppo della musica con effetti elettronici e situazioni preregistrate. Potrebbe sembrare una situazione in cui il computer la fa da padrone, sterile dal punto di vista delle emozioni, invece è proprio il contrario, come scrive Prati nelle note di copertina del disco. Si apre la mente alle infinite possibilità date dal mezzo elettronico e fra improvvisazione, scrittura e processi di campionamento ed interventi sul suono spunta una musica dagli effetti speciali che vuole coinvolgere l’ascoltatore e portarlo in uno spazio fuori dal comune. Non resta che farsi entusiasmare dai due, la materia sonora proposta è di certo affascinante.
Genere: avanguardia
Label: Dodicilune Records
Year: 2018
Tracklist
01. Close | is a mistery of pain
02. Eyes | the end of the arm
03. Open | an acting or voice
04. Your | in honor of saints
05. Mind | dance for joy
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