Il pianista americano Eli Wallace si è trasferito da Oakland in California a New York, dove risiede stabilmente partecipando a tanti progetti musicali, dall’avanguardia al jazz mainstream, dal rock alla musica classica. Per l’esordio su Leo Records ha scelto come partner il batterista Rob Pumpelly, un altro artista completamente in sintonia con le sue originali idee. Le lunghe note di copertina, quattro pagine del booklet, permettono inoltre una sguardo approfondito su quelle che sono le intenzioni artistiche di Wallace, il motivo, perché ce n’è sempre uno, per sedersi dietro un pianoforte e fare partecipare il pubblico al proprio mondo interiore. La musica di Wallace si collega spiritualmente a quella di Alice Coltrane o anche di Cecil Taylor, alla ricerca di una “aesthetic ecstasy”, come la definisce lui, in grado di coinvolgere l’ascoltatore e portarlo oltre i propri confini e le proprie abitudini di ascolto. È una riflessione sulla musica, realizzata spostando continuamente i limiti fra composizione ed improvvisazione, fra razionalità ed estasi. Niente è lasciato al caso, ma la parte improvvisata è molta, in cui i due musicisti dialogano fittamente andando oltre ogni aspettativa dell’ascoltatore. Da un brano all’altro, sono quattro, cambiano le atmosfere, da quelle di Immutable Light, ispirate da certe musiche sul catalogo Impulse! della fine anni `60, al più complesso Vanished, in cui si passa da momenti più concitati ad altri rarefatti senza soluzione di continuità, un’esecuzione molto ispirata e coinvolgente. Su Rungs e Infusion fa ingresso l’avanguardia della New Thing, alcuni momenti del brano finale sono da antologia. È un disco che si ascolta di un fiato e che appare compatto, con idee proprie, nonostante l’apparente diversità di atmosfere. I due giovani musicisti, sono certamente da tenere d’occhio.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2018
Tracklist
01. Immutable Light
02. Vanished
03. Rungs
04. Infusions
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