Il percussionista americano Julian Gerstin segue una sua via originale presentando al pubblico brani in cui ritmi cubani e sudamericani vanno insieme al jazz ed a ritmi che provengono dai paesi balcanici, il tutto con una bella padronanza dei suoi numerosi strumenti. Il sestetto che lo accompagna è costituito da Anna Patton al clarinetto, Don Anderson alla tromba ed al flicorno, Eugene Uman al pianoforte, Wes Brown al contrabbasso e Ben James alla batteria. Su alcuni brani arrivano degli ospiti, Jon Wheeleral trombone, Jon Weeks al sax, Lissa Schneckenberger violino, Keith Murphy chitarra, Matt Fass fisarmonica, Todd Roach percussioni iraniane. La musica celebra culture diverse, sparse per il mondo su The Old City ci sono tre sezioni: ritmi cubani, la musica dell’Europa dell’Est e le strade di San Francisco negli anni ’60. Gerstin ama la varietà musicale, Que Guapo Es Mi Compay fa incontrare ritmi cubani e danzón, un ritmo che proviene dalla Francia. Altrove si ascolta il mazouk, una ritmo che deriva dalla mazurka e che proviene dalla Martinica. Non manca il genere americana con Leander’s Waltz. The Deaf Singer è con i ritmi dispari balcanici e ben si inserisce nella scaletta, brava la clarinettista a rendere perfettamente le musiche di quelle regioni. Tanti stili musicali bellissimi, conclude Gerstin nelle sue note di copertina, che non devono farci dimenticare che alle spalle di queste musiche ci sono state tragedie come la schiavitù ed il colonialismo.
Genere: world jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2018
Tracklist
01. The Old City
02. Jugo De Mambo
03. Human Element
04. Pwan Lajan-Lan
05. Que Guapo Es Mi Compay
06. Leander’s Waltz
07. The Deaf Singer
08. Cumbia Sin Cambio
09. Soukwe Soukwe
10. Santa Barbara Blues
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