Il sassofonista tenore brasiliano Ivo Perelman ha gia inciso in delle formazioni con degli archi ed ha spesso lavorato con Mat Maneri, qui alla viola. Ma per questa nuova incisione è lui stesso parte di un quartetto d’archi, prendendo con il suo sax tenore la parte del violoncello. I violinisti sono due esperti musicisti della musica improvvisata, Mark Feldman, che spesso ha inciso del jazz più ortodosso, e Jason Hwang, protagonista dell’avanguardia già con Anthony Braxton. I settantaquattro minuti del disco sono una sorpresa, un momento colto in studio e che era inaspettato. Lo stesso Perelman scrive nelle note di copertina, molto esaurienti, che aveva immaginato troppi acuti da parte dei violini, poi all’ascolto si è notato come il suo sax tenore avesse fatto da violoncello e da catalizzatore, creando un’atmosfera particolare. La capacità di Perelman sugli acuti del sax tenore è unica e nel disco si può ascoltare come riesce a fare emergere tantissimi suoni dal suo strumento, percorrendo tutta la scala possibile, dalle note più basse a quelle più alte, dal soffiato ai fischi d’ancia. Le nove parti dell’incisione si ascoltano entrando in apnea nel mondo del sassofonista brasiliano, l’incontro con gli archi è qui qualcosa di nuovo all’ascolto. Perelman è certamente un musicista free, ma non solo, capace come è di catalizzare atmosfere uniche, di coinvolgere altri musicisti in situazioni che esulano dalle premesse perché con lui la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno 2018
Tracklist
01.
02.
03.
04.
05.
06.
07.
08.
09.
Commenti Recenti