Con un simpatico aneddoto nelle note di copertina il trombettista palermitano Giacomo Tantillo ci racconta come è arrivato al titolo del disco, una divertita storia in cui racconta di mettere dell’acqua nella tromba per farla suonare in modo speciale. Una cosa che poi si è tramutata in realtà nell’omonimo brano che dura quasi tre minuti. Il disco è realizzato in quartetto con una ritmica che lo asseconda nelle idee rendendo il tutto molto compatto e rodato, nonostante le diverse direzioni a cui si guarda, così com’è oggi di moda nel jazz moderno. Andrea Rea al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria sono un trio ricco di esperienza e di idee, che dà alla musica una veste raffinata. Prendiamo ad esempio Valentine, una delicata ballad in cui Bortone è autore di un assolo di contrabbasso magistrale, accompagnato da pochi accordi e dal sottile lavoro di spazzole del batterista. Accanto alle composizioni del leader, in cui si ascoltano delle melodie ispirate, ci sono due brani di Woody Shaw, Stepping Stone e In Case You Haven’t Heard. Tantillo si mostra a suo agio con il linguaggio bop del grande maestro del suo strumento e le esecuzioni mostrano qui un quartetto che non clona la via maestra dell’hard bop ma sa immettervi qualcosa di personale, presentandosi come un collettivo dall’identità precisa. Si chiude con Baby, un brano in linea con quello che fanno i colleghi americani contemporanei. Un bell’esordio, che si fa riascoltare volentieri anche grazie al bel lavoro del tecnico del suono Stefano Amerio, di una band che ci racconta le sue storie musicali insieme ad una dall’aspetto surreale, poi diventa realtà.
Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2018
Tracklist
01. Spottino
02. Valentine
03. Stepping Stone
04. Il balcone del marchese
05. In Case You Haven’t Heard
06. Water Trumpet
07. Nei meandri dei parrini
08. Baby
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