La band intorno al batterista Pierluigi Villani è un riuscito esempio di lungimiranza ed intelligenza musicale con un approccio personale al jazz rock. Il loro è un discorso che appare naturale, senza troppe concessioni al “mercato”, in sintonia con le migliori idee della fusion del passato, fra cui quella dell’innovativo chitarrista britannico Allan Holdsworth, cui è dedicato The Lonely Axeman. A completare il gruppo ci sono Mirko Maria Matera al pianoforte, sintetizzatore, effetti elettronici, vocoder, Fabio Pignataro alle chitarre e Viz Maurogiovanni al basso elettrico, un vero motore propulsivo. Il nome della band Stanic Boulevard è un omaggio a Bari, città in cui si trova l’area chiamata Stanic Buolevard, un impianto industriale dismesso che ormai è un reperto archeologico, per rendersi conto di quali erano le velleità del capitalismo ed allo stesso della classe operaia e della politica di un tempo. La musica invece è qualcosa di contemporaneo, una fusion molto personale, con idee che hanno nel passato la loro fonte di ispirazione, ma che ben si adeguano a quello che è il panorama musicale odierno. Ci sono momenti più soft, Svandea di Pignataro, ad esempio, altri più funky, come il More or Less che apre l’album, ma su tutto una compattezza di esecuzione e produzione in cui niente è lasciato al caso, così che il disco si ascolta dall’inizio alla fine tutto di un fiato, apprezzando le idee che spuntano copiose da parte dei protagonisti.
Genere: fusion
Label: Verve Italy
Anno: 2019
Tracklist
01. More or Less
02. L’ Inverno e Altre Storie
03. Impromptu #1
04. Escape for the Soul
05. Tomorrow We’ll See
06. Impromptu #2
07. The Lonely Axeman
08. Svandea
09. Impromptu #3
10. Khamsin
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