Jelena Jovovic è un cantante serba che con un gruppo di connazionali, tutti strumentisti di gran valore, ci presenta un album fra fusion e post bop con un mucchio di swing e alcune puntate verso la musica balcanica. Nel tutto lei riversa le sue esperienze di vita, che l’hanno portata in giro per il mondo facendole acquistare quella maturità che la sua voce trasuda ad ogni parola. È una cantante che si può tranquillamente mettere tra le grandi voci contemporanee e che ha suonato con tnti dei bei nomi del jazz internazionale. Con lei ad accompgnarla un trio costituito da Vasil Hadzimanov al pianoforte ed al Fender Rhodes, Milan Nikolic al contrabbasso e basso elettrico e Vladimir Kostadinovic alla batteria, in due brani sostituito da Dusan Novakov.Fra gli ospiri da rimarcare la presenza di Rastko Obradovic al sax tenore e al soprano in sei dei brani, su Which Hunt di Wayne Shorter appare con un assolo di stampo modale perfettamente eseguito nello stile dell’autore, anche altrove, su Bubu’s Song, un brano dall’andamento più fusion, con la leader anche al canto scat e l’assolo alla tromba di Strahinja Banovic si mostra ben integrato in un altro tipo di approccio alla musica. Jelena presta le liriche anche a Little Freddie Steps del pianista austriaco Claus Raible. Molto bello Time is Here dove Obradovic è al sex soprano e Vasil Hadzimanov al Fender, mentre Jelena canta in francese. L’ultimo brano Pools è di Dan Grolnick, in repertorio presso gli Steps Ahead e chiude in bellezza un disco di una cantante dalla grande personalità che ha poco da invidiare alle colleghe americane.
Genere: vocal jazz
Label: Universal Music
Year: 2019
Tracklist
01. Witch Hunt
02. Paladin (Alt. Nizamski Rastanak)
03. The Countless Stars
04. Heartbeat
05. Bubu’s Song
06. Sweet Music
07. Little Freddie Steps
08. Time Is Here
09. Mad in Heaven
10. Pools
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