Il trio in questione è costituito da Eloisa Manera al violino ed al violino elettrico a cinque corde, Emanuele Sartoris al pianoforte e Massimo Barbiero, alla batteria e percussioni, ma anche nella veste di catalizzatore degli umori e delle idee intorno al romanzo di Michail Bulgakov, uno dei più importanti lavori del Novecento letterario. La musica procede in modo pacato ma intenso grazie alla forza interiore della violinista, che ha già coinvolto diversi nomi famosi passando per vari generi, ed alla forte empatia che regna per tutta l’incisione. Barbiero si conferma percussionista sensibile, con accenni alla Paul Motian mentre Sartoris riesce a creare armonie sempre nuove, a dare varietà alle esecuzioni. I titoli sono, per chi ha letto il romanzo, un continuo riferimento ai personaggi che lì appaiono e scompaiono in mezzo alla trama. I cinquanta minuti del disco contengono anche una suite in tre parti, di undici minuti, molto ben eseguita ed ispirata, a cavallo fra composizione ed improvvisazione, come del resto l’intero disco. Il collettivismo musicale dei tre funziona bene e crea atmosfere elaborate con passione, un crossover fra musica classica e jazz europeo, da tempo presso le case discografiche del vecchio continente (ma nel nostro caso si tratta di un’autoproduzione).
Genere: jazz
Label: Autoprodotto
Anno: 2020
Tracklist
01. Abadonna (Guerra)
02. Hella (Sensualità)
03. Il Maestro (Ragione)
04. Margherita (Istinto)
05. Woland (Male Necessario)
06. Suite Dei Tre Demoni
a Behemoth (Chaos)
b Korov’ev (Corruzione)
c Azazello (Violenza)
07. Pilato (Potere Temporale))
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