Avevamo già conosciuto il sassofonista tenore brasiliano Ivo Perelman non solo come una bandiera del free e della musica improvvisata, ma anche come un perfetto conoscitore dell’interazione con gli strumenti ad arco, da lui studiati in patria in giovane età. Vale la pena ricordare alcune opere fondamentali, la Alexander Suite del 1998 con il C.T. String Quartet (Dominic Duval, Tomas Ulrich, Ronald Lawrence, Jason Kao Hwang) e The Passion According to G.H. con il Sirius Quartet del 2012, entrambe per la Leo Records.
Od ancora i suoi lavori con Mat Maneri o con la violinista tedesca Rosie Hertlein. Questa volta è insieme all’Arcado String Trio, il cui ultimo lavoro in studio risale al 1992. Mark Feldman violino, Hank Roberts violoncello, Mark Dresser contrabbasso sono di nuovo insieme ed il risultato è ancora uno splendido affresco sonoro, improvvisato all’istante, in cui si ascolta anche la maturità che Perelman ha raggiunto mettendo le possibilità tecniche del suo strumento al servizio di un collettivo in cui stanno tutti ad ascoltarsi reciprocamente, senza alzare la voce. È un dialogo a quattro in cui ci si scambiano idee e si prende ispirazione per altre, buttate giù e subito riprese dai musicisti, un caleidoscopio dalle possibilità infinite in cui emerge paradossalmente una logica stringente e concisa. Certo da musicisti di tale levatura ed esperienza non ci si aspetta altro, ma dietro il suono, con dei momenti intensi in cui Roberts e Dresser sono all’archetto, ad esempio su Resonance 1, si avverte un feeling ed una passione che vanno oltre quella che è l’esecuzione musicale in sé.
Genere: avanguardia
Label: Not Two Records
Anno 2020
Tracklist
01. Resonance 1
02. Resonance 2
03. Resonance 3
04. Resonance 4
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