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apr 10

Davide Tosches – Dove L’Erba È Alta

Raramente, ahimè, in questo primo scorcio di XXI ed anestetico secolo, capita di esser travolti – con vivo stupore – dall’impeto romantico e fiabesco di una produzione (senza dubbio “inedita”) simile a quella qui presente in Dove L’Erba È Alta; una produzione che, proprio nell’incanto e nello smarrimento favolistico trova la sua matrice narrativa, il suo asse portante e la sua estetica d’altri tempi.
Fascino cantautoriale e guizzi naif si mescolano, come in un calderone alchemico dalle sfumature crepuscolari, ad una produzione in grado di valorizzare persino il più indistinto e lontano eco posto in ricordo di chissà quale magico strumento (e momento).

Tra violini e wurlitzer, hammond e pianoforti, il poliedrico Davide Tosches ci conduce per mano, senza privarci di quella malinconica delicatezza degna d’una polaroid sbiadita che attraversa le undici composizioni dell’album, nel suo personalissimo campo di grano dalla terra secca, arida, sovrastata – come lo sguardo d’un dio senza rispetto – da nuvole gonfie di pioggia e rumori.
La sua voce sussurra, più che cantare, tramutandosi così in un veicolo privilegiato di sensazioni spesso obliate negli approcci ingolfati di tecnologia verso cui la contemporaneità sembra essersi avviata.
Residui di coscienza, scampoli di conversazioni mai avvenute, solitudine … incessanti rimandi alla propria (in)consapevolezza.
Insomma: musica da ascoltare, non da sentire.

Tracklist:

01. Case
02. La tua stella
03. Completamente
04. I muri
05. Dove l’erba è alta
06. S.sebastiano/ulan bator
07. Il sentire
08. La sviolinata
09. Nell’aria
10. Deserto
11. Nell’ombra

Anno: 2009
Genere: Folk
Prodotto: Italia
Etichetta: Controrecords

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