Sabato 3 dicembre al Vinile 45 di Brescia con Hacienda ed il dj set di Nick Power dei Coral. Eclettico, polistrumentista, in una sola parola geniale. Nick Power è il tastierista, chitarrista e seconda voce dei The Coral, band che ha segnato profondamente la storia della musica indipendente inglese ed europea, condizionando anche le scelte dei nuovi arrivati. Apprezzati dal pubblico, dalla critica e dagli stessi colleghi, hanno dato alle stampe ben 6 album in 8 anni, resi unici da un suono tipicamente marchiato Liverpool. A volte accostati ai The La’s, altre agli stessi Beatles delle soluzioni più originali. Fatto sta che la band ha indelebilmente segnato l’ultimo decennio.
Nick Power è una sorta di jolly all’interno del gruppo. Diviso tra le tastiere (organo) e la chitarra, spesso si appropria del microfono per entrare nei controcori in numerose linee vocali. Versatile, intuitivo. Più stile che tecnica, anche se quest’ultima non manca a nessuno dei membri della formazione. Ma Nick è un po’ il Brian Jones della situazione. Quello che con un tocco dona la caratteristica fondamentale al brano. In pianta stabile nei Coral fin dall’inizio, dai tempi dell’omonimo The Coral, del 2002. Ha attraversato la grande notorietà raggiunta nel 2005 con The invisible invasion, e ha contribuito a condurre il gruppo allo sdoganamento al grande pubblico con gli ultimi due album Roots and echoes e Butterfly house.
Attualmente il gruppo è in pausa dai live per concentrarsi sulla scrittura dei nuovi pezzi, ma appena può Nick concede il suo poco tempo a un’altra attività che ama da sempre: il dj set. Infatti il musicista si è sempre divertito a fare il dj durante gli after party dei Coral, oppure a feste selezionatissime tra pochi intimi amici. Ora si è deciso ad affrontare anche le platee dei club italiani. E ha assicurato che il suo sarà un set tutto da ballare. Si muove bene tra la psichedelia, il beat e il garage degli anni ’60 (inglesi e americani) fino ad arrivare all’indie dei nostri giorni, ma alle hits preferisce le b-sides, senza disdegnare qualche sconfinamento, centellinato, nelle parentesi più conosciute. Insomma, l’anima e il piglio fortemente “brit” sono un tratto distintivo dei suoi dj set. D’altronde nelle musiche dei Coral è facile rendersi conto di quali siano le ispirazioni. Dunque sarà una buona occasione per ascoltare che cosa, da 10 anni a questa parte, abbia ispirato le loro linee musicali, di elevatissima qualità e toccante sensibilità. Gli Hacienda sono invece una band indie mod punk fiorentina che ha appena concluso un tour in Inghilterra e ha aperto le date italiane dei Beady Eye dell’ex Oasis Liam Gallagher.
dic 03
Commenti Recenti