«

»

dic 05

Absynth Aura – Alla conquista di Mordor

Absynth Aura

Eccoci qui con i simpaticissimi Absynth Aura. Jt, Dr. Viossy e Klod rispondono a qualche mia curiosità riguardo al loro album d’esordio Unbreakable.

  • Ragazzi è un piacere intervistarvi! L’album mi è piaciuto moltissimo! Siete contenti delle reazioni del pubblico? Sul web se ne sta parlando molto…

Jt: Questo primo impatto è stato uno spettacolo, siamo usciti il 21 ottobre con un primo disco, ma l’accoglienza è stata notevole e vediamo che, invece che scemare, l’interesse continua a crescere, cosa davvero difficile oggi! Insomma io sono contentissimo, ci stiamo impegnando tanto sulla promozione e siamo fieri del nostro disco. Non sono risultati automatici, diciamo che è un meccanismo che ha bisogno che tutto funzioni: promozione da parte delle label, attenzione della band ai canali web e interesse degli addetti ai lavori. Il tutto si risolve in una cosa molto semplice: se il disco non piace non c’è nulla da fare!
Dr. Viossy: Contentissimi! L’esposizione mediatica è stata fin da subito molto buona, abbiamo avuto ottime recensioni e pareri praticamente unanimi da chi ha ascoltato l’album e la nostra label logic ci sta supportando in ogni modo possibile. Tutto questo prima ancora di fare una data live…il che fa ben pensare per il futuro, quando la promozione di Unbreakable sarà ancora piùattiva sul territorio.

  • Unbreakable è uno dei pezzi dell’album e dà il titolo all’intero disco. Perchè siete arrivati a questa decisione? Pensate che sia la canzone più rappresentativa del mondo degli Absynth Aura?

Dr. Viossy: la scelta del titolo è avvenuta in modo quasi casuale. Sai bene che dare un titolo ad un’opera è ben difficile, perchè deve essere d’impatto, ma soprattutto rappresentativo. Dopo settimane, forse mesi, di riflessioni il nostro sound engineer Roberto Priori se ne è uscito con questo suggerimento: “Ma non vedete che il titolo è sotto i vostri occhi? “Unbreakable” è perfetto! In effetti è la song più complessa, ha momenti heavy e altri molto evocativi, il testo è significativo e riassume le tematiche sviluppate nell’intero album. La morale è che quando hai un network di ottimi collaboratori ottieni i risultati migliori!

  • Claudia, tu hai una formazione diversa dai tuoi compagni. Come sei arrivata a questo cambio di direzione?

Klod: In realtà non è stato proprio un cambio di direzione perchè tutt’ora sono amante del pop e di altri generi, mi piace mettermi a confronto con cose diverse. All’età di 17 anni ho conosciuto Mark (il batterista della band) e un giorno mi ha fatto ascoltare un disco dei Mr.Big…beh, che dire? Da quel momento la storia è cambiata…! Ho cercato di mantenere l’approccio che ho imparato nel pop e nell’RnB e le varie tecniche e qualità vocali alle quali ho unito la grinta e un pò di “cattiveria” tipica del rock. Ha funzionato? No so, questo dovete dirmelo voi…io comunque sono contenta del risultato ottenuto!

  • Looking for the one è un brano intenso che si allontana dagli altri. Una scelta intelligente a parer mio. Volvate dimostrare la vostra versatilità oppure avete sentito la necessità di creare un momento più intimo all’interno del vostro disco?

Jt: il brano è uno dei primi che la Klod ci ha fatto sentire come idea di un ipotetico stile per la band. Lei scrive quai sempre piano e voce quindi “Looking” poteva essere solo un demo. In realtà a noi è sembrata così bella che lavorarci o cambiarla avrebbe rischiato di rovinare il suono o l’atmosfera del pezzo!
Klod: Io direi che all’interno di un album con pezzi così diversi l’uno dall’altro un momento di pausa era necessario. Sono abituata in fase compositiva a registrare l’essenziale. Ero partita da una semplice parte di piano e un tappeto di archi molto leggero, ho aggiunto la voce e…suonava già così bene che non abbiamo voluto aggiungere altro! La versione che c’è nel disco è stata poi riarrangiata con l’aiuto di Giuliano Lecis che ha registrato le parti di synth, pianoforte e tastiere dell’album. Volevamo creare un’atmosfera “da film”, infatti nella ricerca dei suoni e delle parti ci siamo ispirati molto al famosissimo compositore americano John Williams.

  • Fabio Dessi (Arthemis) è la guest star del disco. Come mai avete deciso di collaborare proprio con lui?

Dr. Viossy: Fabio è nostro amico da molti anni, ed è un metal singer da paura! Si sta facendo conoscere a livello internazionale con gli Arthemis ed è anche un nostro collaboratore alla scuola Moder Music Institute. Praticamente è stata una scelta obbligata! Fabio poi è talmente pieno di entusiasmo per tutto quello che fa che appena gli abbiamo chiesto di duettare con Klod ha accettato immediatamente e si è messo subito al lavoro sulle parti di “Life”. Il risultato…beh, secondo me è sempilicemente perfetto! Voi che ne dite?
Klod: Duettare con Fabio è stato davvero un onore sia perchè è un grande canatante sia perchè è un grande amico. Quando ho scritto “Life” sapevo già che la parte maschile doveva essere cantata da una voce potente, grintosa e quale voce meglio della sua? Quando è venuto in studio a registrare prima abbiamo provato una versione piano e voce del pezzo e poi abbiamo deciso le parti da registrare ed ecco…REC! Sono davvero entusiasta del risultato finale e quindi Grazie Fabio!

  • Mi ha colpito “Zombie”. Perchè proprio una cover dei Cranberries?

Jt: “Zombie” è stata scelta per chiudere il nostro primo live. Mi spiego: avevamo solo un EP e quindi circa 20-23 minuti di musica e avevamo bisogno di arrivare almeno a 30. L’idea di fare una cover ci sembrava la cosa giusta, poi ci piace giocare con i nostri arrangiamenti, figurati con quelli degli altri! Ci siamo detti che ognuno avrebbe preso un brano fuori dal nostro contesto e avrebbe provato a riarrangiarlo. In quel caso mi è venuta in mente “Zombie”, ne abbiamo parlato e sono partito! In realtà, come spesso capita, l’arrangiamento mi è venuto abbastanza naturale e fin da subito l’ho pensato come pezzo finale per il concerto. Quando ho mandato un primo demo agli altri è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di tenere quella. Una volta arrivati alla scelta dei brani per il disco ci siamo chiesti se una cover poteva avere senso e visto che la resa del brano dei Cranberries ci era piaciuta molto abbiamo deciso di inserirla, ovviamente a fine disco.

  • Quali sono i vostri progetti per il futuro 2012?

Jt: Te li sparo senza prendere fiato: tour insieme agli Arthemis, girare un video, scrivere, pre-produrre, registrare i brani per il nuovo disco, iniziare a progettare qualche data all’estero. Sono stato troppo diretto? Vediamo cosa dicono i miei compagni…
Dr. Viossy: Eh dopo la risposta di Jt rimane solo da rivelare il nostro piano per la conquista di Mordor e poi siamo a posto…eheheh!
Klod: Allora dobbiamo prepararci alla guerra, eh? In realtà stiamo già scrivendo brani per il prossimo disco, ma non possiamo svelare nulla e come ha detto Jt abbiamo programmato video e un tour con gli Arthemis quindi ne vedrete delle belle…

Ringrazio gli Absynth per la bella intervista e colgo l’occasione, isieme a tutti gli amici di MusicZoom, per ri-augurare a loro buona fortuna per i loro progetti futuri!

Leggi la recensione di Unbreakable

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>