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apr 12

Diva Scarlet – Non + silenzio

Delle Diva Scarlet, potente formazione rock tutta al femminile, ne avevamo già sentito parlare in passato : dall’apparizione fulminea al Tora! Tora! Festival del 2004 (se non vado errato) alle ottanta date live condivise con Morgan, Marlene Kuntz, Donà e quant’altro su e giù per l’Italia, la band bolognese aveva più volte dimostrato al grande pubblico la propria indiscussa capacità di suonare con cattiveria e mestiere all’interno di un panorama musicale dominato, perlopiù, dalla figura dell’artista intesa come “uomo”.

Dopo un disco d’esordio istintivo e personale, Non + Silenzio, secondo lavoro delle quattro, torna a testimoniare la qualità, forse ancora un po’ acerba, dell’essenziale spontaneità di un gruppo che tramite la scarna naturalezza del rock più diretto (batteria, basso, chitarra, voce) riesce ad imporre, nel proprio piccolo, una personalissima visione d’insieme della moderna quotidianità, gettandola a piè pari in quel calderone sinistro di normalità aberranti, colmo di tutto ciò che una realtà spesso distorta e violenta riesce a tramutare in arte.

Tredici composizioni power – rock corazzate di ruvidezza e rumorosità ben dosata, in un’immagine cupa e dolorosa che vuol farsi impegno, oltre che musica : questo è Non + Silenzio.

Un entusiasmo comunicativo che si traduce presto in un songwriting lucido e rabbioso, imbevuto di solitudine ed impotenza, forte di una sana e consapevole interpretazione di ciò che si vuol cantare e del suo perché : non moda, ma bisogno impellente, urgenza, necessità.

Peccato, però, che le strutture su cui si innestano sensate parole di cruda realtà (vedi La Giusta Distanza, scritta con Moltheni) a volte non riescano a soddisfare tutte quelle dovute premesse necessarie a sorreggere un impianto narrativo ben più ampio e particolareggiato delle insipide e stereotipate canzoncine estive di protesta sociale, sfociando molto spesso nel classico punk rock trito e ritrito dai ritornelli amplificati grazie a strumentazioni distorte e volumi saturi o, peggio ancora, nelle ormai abusate e viziate metriche di stile musicale tipiche di un certo panorama alternative italiano (incapace, molte volte, si scostarsi dai sicuri terreni già battuti dall’operato dei soliti Afterhours, Giardini Di Mirò e via discorrendo).
Peccato, insomma, che le melodie, molte volte, più di emozionare e colpire in pieno viso, riescano solo a stancare, nel loro esser così prive di originalità ed audacia.

Da lodare, invece, la coraggiosa scelta di distribuire il disco unicamente nei live della band, soluzione intrapresa dal gruppo per protestare contro lo stantio critico ed immobile dell’industria discografica, ormai relegata al ruolo di terzo incomodo fra pubblico ed artisti.

Tracklist:

01. Dammi una ragione
02. Cura di te
03. Souvenir
04. Immagina
05. Io non so
06. Non+silenzio
07. Pioggia che cade
08. Appesa a un filo
09. Dio mio
10. Cose nuove
11. Casca la terra
12. La stanza dei giochi
13. La giusta distanza

Anno: 2008
Genere: Alternative Rock
Produzione: Italia
Etichetta: Alpha Dept

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