Roxanne Clifford e questo disco hanno tutto per essere tanto e tanto per essere niente. Originalità sotto il livello del mare per muri di chitarre zanzarose a vorticare attorno a costruzioni twee/dream/power-pop dai ritmi neanche troppo diversificati. Catalogare alla voce: “inutile” e passare oltre? Non ci si riesce perché, giusto il tempo di carburare con i primi due pezzi che, da The Fountain in poi, emerge in costante crescita la forza del disco e di Roxanne stessa. La Clifford ha infatti la dote di capitalizzare al meglio quel pugno di melodie che hanno fatto le fortune del mondo Sarah Records. Dotate di effetto Bostick istantaneo, sono sapientemente dosate in strutture armoniche calibrate al millesimo: basti pensare al “coro sacro” in chiusura di Misery ad introdurre la splendida Bad Feeling, non troppo lontana dall’epico Scott Walker degli inizi o ai costanti intrecci vocali tra Roxanne e i suoi compari, il chitarrista James Hoare e il batterista Patrick Doyle, mentre stilettate di luce solare in note si riflettono ovunque. I paragoni con Vivian Girls o Best Coast ci stanno, anche se solo fino a un certo punto. La bruma elettrica delle sei corde in questo caso non è mai troppo scazzata, così come la passione dietro ogni composizione la si avverte forte e slegata dalle tendenze attuali. I tre, infatti, hanno formato il gruppo incontrandosi ad un concerto dei Comet Gain (il cui disco di quest’anno è un altro colpo a segno per chi ama il genere) ed è evidente come l’amore per certe sonorità non sovrasta tutto, né nasconde vuoti di personalità, caratteristica di cui Bethany Cosentino ad esempio, ancora non ha mostrato e chissà se mai mostrerà. Gustoso.
Label: Bella Union/Cooperative Music
Anno: 2011
Sito: Veronica Falls
Tracklist
01.Found Love In a Graveyard
02.Right Side of My Brain
03.The Fountain
04.Misery
05.Bad Feeling
06.Stephen
07.Beachy Head
08.All Eyes On You
09.The Box
10.Wedding Day
11.Veronica Falls
12.Come On Over
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