Da Chicago, i Cave approdano su Drag City con il loro stile immutato dagli esordi e profondamente ispirato a krauterie assortite, annegate in visioni di psichedelia elettrica e storta con il classico ma corroborante tappeto ritmico basso/batteria a punteggiare di funky e dub le escursioni drogate di ogni pezzo. Neverendless si discosta dall’idea circolare e slabbrata di psichedelia a briglia sciolta degli ultimi tempi (Sun Araw) e ricalca modelli classici con spirito e sicurezza dei propri mezzi, tale da rendere ogni pezzo comunque piacevole e ispirato. Si tratti dei bignami Can di WUJ e On The Rise (in cui si diluisce anche qualcosa dei primi Oneida), dei quattordici minuti di 4/4, basso ottundente e tappeto di sei corde in estasi stile Spiritualized di This Is The Best, dell’introspezione electro-ambient a base di hammond dal cosmo di Adam Roberts o degli svolazzi simil prog ai confini della realtà di OJ. Molto derivativo, ma gustoso.
Label: Drag City/Self
Anno: 2011
Tracklist
01.WUJ
02.This Is The Best
03.Adam Roberts
04.On The Rise
05.OJ
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