Gran bella sorpresa, quella fattami dalla Metal Mammut in questo caldo Natale d’inizio decennio, sorpresa che va sotto il nome di Hyde Experiment, five act vicentino nato nel 2008 e dedito ad una portentosa combinazione di grindcore e progressive metal à la Opeth arricchito con quella violenza sonora che proprio la band capitanata da Akerfeldt sembra aver smarrito in favore d’un sound più seventhies e meno scandinavo.
Chiariamo subito ogni equivoco: quello che ho avuto modo di ascoltare non è un vero e proprio full lenght, ma un EP di 34 minuti contenente ben quattro brani (registrati in modo assolutamente professionale) che non sfigurerebbero affatto sugli scaffali dei più quotati negozi musicali.
Hyde EP è, infatti, un concentrato di bravura e passione, colmo sì di virtuosismi musicali e cambi ritmici complessi ed estetizzanti, ma composti non per essere stucchevoli, quanto per risultare funzionali rispetto all’intero impianto melodico delle quattro mini – suite di cui è composto lo stesso lavoro.
Ogni elemento, dal convincente growl di Nicola Traversa alle atmosfere malinconiche orchestrate da Chiara Giacon (per non parlare della sezione ritmica capitanata dall’irruenza di Daniele Ferraro e Federico Saggin o dell’accoppiata chitarristica Leder / Traversa, capace di adattare distorsioni ed acustica con felice continuità) sembra confermare la sensazione che gli Hyde Experiment possano raggiungere palcoscenici ben più blasonati su cui di certo offrirebbero un’esaltante prestazione.
Ovviamente, il lavoro non è esente da difetti né la band lo è in sede compositiva, dove ad esempio dovrebbe trovare più spazio il bisogno di limare passaggi sonori un po’ troppo forzati, ma, ad oggi, sono seriamente intenzionato a scommettere su questi ragazzi.
Anno: 2011
Etichetta: Metal Mammut
Tracklist
01. Bereft Of Reason
02. Cypress
03. Chilling Secrets
04. Primordial
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