Per Panic Of Girl esulo un attimo dalla solita impersonalità, perché mi preme sottolineare come non abbia mai amato Blondie, pur riconoscendone l’ovvia importanza storica. Panic Of Girl sancisce una sorta di secondo ritorno, dato che nel 1999 con No Exit il “silenzio stampa” era stato già interrotto. Il sound Blondie si sa – o parte di esso considerando il revival di tutto che è in corso da un po’ di anni a questa parte – è tornato attuale. Ciò che stupisce è che di gruppi esordienti, o meno, che propongono la loro variazione sul tema synth pop, ce ne sono a pacchi e ciò che spicca nella mia mente al momento è che, in realtà, nessuno (neanche i/le Ladytron) abbia la capacità di destreggiarsi nel genere come riesce a Blondie e compagni in questo disco. Quello che non è riuscito agli ultimi New Order o agli Stars di Five Ghosts, si ritrova qui: tastieroni, melodie (What I Heard su tutte) dotate di quella facilità – che nulla ha a che fare con superficialità – d’attecchire e ciondolare nel cervello a proprio piacimento, grazie alla misura, quasi sconcertante, di chi il proprio mestiere lo padroneggia ancora per bene. Poi, che non si tratti di nulla che lascerà davvero il segno, anche nel contesto della discografia Blondie, ci sta, ma sarebbe un peccato non concedere almeno una chance a pezzi come l’intruglio gommoso ultra radiofonico di Mother, l’affondo rock di Love Doesn’t Frighten Me o la ballatona strappalacrime/mutande Sunday Smile, aldilà dei consueti mordi e fuggi nei Carabi (The End The End o Girlie Girlie) e della sciapa deriva latin di Wipe Off My Sweat. Perlomeno, in questo caso, parlare di retro-mania sarebbe un po’ fuori luogo.
Label: Five Seven Music/Audioglobe
Anno: 2011
Tracklist
01.D-Day
02.What I Heard
03.Mother
04.The End The End
05.Girlie Girlie
06.Love Doesn’t Frighten Me
07.Words In My Mouth
08.Sunday Smile
09.Wipe Off My Sweat
10.Le Bleu
11.Chima Shoes
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