Terzo disco per Marco Notari ed è davvero quello della maturità. L’artwork (opera di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, anche seconda voce in Le Stelle Ci Cambieranno Pelle) è semplice e diretto, ma riassume al meglio la diversificazione di spunti sonori che permeano Io? di un senso di musicalità ad ampio spretto così come ad ampio spettro è la gamma di temi che vengono affrontati in ogni pezzo. Prodotto da Andrea Bergesio, la volontà di toccare a 360° il proprio immaginario sonoro è evidente anche dalla quantità di strumenti utilizzati: pianoforti, chitarre, elettronica cheap che si sovrappongono a beat creati con scatole di cartone, archi, fiati e glockenspiel, tutto al servizio di una visione pop dai forti fermenti. In costante sesta marcia insomma, pregio ma a tratti anche difetto, del disco tutto. Io? è volo planare sulla circolarità della vita e della morte dell’umanità (il reprise a sottolinearne ancora di più l’essenza), Le Stelle Ci Cambiano Pelle fora l’animo con delicatezza e semplice solennità, un afflato più elettro/wave (a tratti affiorano i Vegetable G) prende piede invece, nella riflessione su quanto l’uomo possa essere dannoso in La Terra Senza L’uomo. Notari non cade nel tranello della classica canzone calcistica nell’oscura Hamsik, con il giocatore del Napoli (capitano slovacco, squadra che ha di fatto eliminato la nostra nazionale dai recenti mondiali) utilizzato più che altro come simbolo di quanto l’Italia sia capace di riunirsi quando il pallone rotola, ma non per cause più serie e per cui l’unità civile e sociale sarebbero simbolo reale di “popolo” e civiltà, toccante e dolce come una vita intera Dina (affine alle ballate della scuola Sinigallia) costruita attorno alla storia della nonna di Marco, mentre una sorta di velo psichedelico, in nuce finora, viene alla luce nell’eterea Io, Il Mio Corpo E L’Inconscio. In L’Invasione Degli Ultracorpi, riflettori su due personaggi, Davide e Mohammed che guardano lo stesso cielo rispettivamente da Torino e da Bagdad, con l’azzurro che ne rivela il vincolo di fratellanza universale in contrasto con quanto poi mostra lo sguardo rivolto verso la propria “terra”, incursione nell’indietronica esistenziale Apollo 11, una cascata di luci striate a guisa di tasti di pianoforte colorano Canzone D’Amore E D’Anarchia e di lì a poco si torna all’inizio solo per ricominciare tutto.
Label: Libellula/Audioglobe
Anno: 2011
Tracklist
01.Io?
02.Le Stelle Ci Cambiano Pelle
03.La Terra Senza L’Uomo
04.Dina
05.Hamsik
06.Io, Il Mio Corpo E L’Inconscio
07.L’invasione Degli Ultracorpi
08.Apollo 11
09.Canzone D’Amore E D’Anarchia
10.Io? Reprise
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