Dentro uno splendido artwork realizzato totalmente in legno di pino austriaco, confezione artigianale, marchiato a fuoco sul fronte e ad inchiostro sul retro a rendere unica ogni copia, si cela il debutto della band dei veronesi Giulio Deboni, Tobia Poltronieri e Zeno Baldi. Registrato da Francesco Ambrosiani coadiuvato da Ettore Magliano, Verdelegno è un susseguirsi di pezzi pop dal tono acquatico, dovuto alle timbriche e agli arpeggi delicati come raggi solari all’ora del tramonto. Dotato di epica da post-rock fortemente caratterizzata da accenti da forma canzone, il disco si srotola piacevole e costantemente in crescita, quasi come se ogni pezzo consistesse in una delle tappe dell’evoluzione del gruppo. A tratti ricordano i Perturbazione (il tropicalismo di Toracebrace, il pop tout court di Oliva, l’intimità di Ticeio) per quanto l’estetica e la forma siano piuttosto personali, nonostante i riferimenti di genere, ma proprio nel modo con cui gli Ancher li padroneggiano. Dolceamara svagatezza primaverile Ho Prugne Nella Testa, la malinconia e lo spleen s’impadroniscono della scena con Vieni Su, infranti però nello splendido ritornello, mentre è quasi catartica l’esplosione elettrica in coda a Sai E’ Da quando, liberatoria e apripista per il futuro prossimo, così come nel pezzo finale, Gnao, ambient/trance estatico con duello tra synth e organo. Sorprendente.
Label: Manzanilla
Anno: 2011
Tracklist
01.E’ Arrivato Accordatore
02.Ninna Nora
3.Toracebrace
04.Ho Prugne Nella Testa
05.Vieni Su
06.Ticeio
07.Ferma Foglia
08.Sai E’ Da Quando
09.Oliva
10.Gnao
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