Pseudosurfers, qu’est-ce que c’est? C’est un duo romano composto da Enrico M. e Silvia S. che ha pubblicato lo scorso anno il primo Ep, dopo un paio di anni di attività. Formatisi nel 2009, gli Pseudosurfers dimostrano che l’arte del fissarsi le scarpe la si può fare benissimo in Italia, e questo lo sapevamo già. Un po’ meno sapevamo che si potesse fare in italiano, per cui si resta sorpresi quando, dopo aver premuto play, ci si trova immersi nel ritmo sostenuto di Jungles of Iran, in cui ci si libera il passaggio a colpi di sciabolate chitarristiche e riff abrasivi. Ma poi si finisce per non muoversi più da lì. A dispetto del titolo inglese, il nostro idioma è facilmente identificabile, così come in tutte le altre 4 tracce del disco. Naturalmente le coordinate sono quelle già tracciate dai My Bloody Valentine di Kevin Shields, oppure dai fratelli Reid (vedi la sospensione infinita di 1664) ma si intuisce spesso il pennello dei Radio Dept. nella colorazione degli orizzonti di Semantics e, soprattutto, assaporando la calma irreale di Space. La conclusiva Irrotiational invece si affida al cacciavite dei Sonic Youth per smontare quello che vi abbiamo detto fin qui e virare il tutto verso lo sperimentale. Confusi? Noi no, e reputiamo questo Ep un lavoro molto interessante, anche in vista delle prossime uscite annunciate dalla band per il 2012.
Label: Autoprodotto
Anno: 2011
Tracklist:
1. Jungles of Iran
2. 1664
3. Semantics
4. Space
5. Irrotational
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