Fa piacere ascoltare questo quartetto italo-americano-danese del sassofonista John Tchicai, un musicista cui i cambiamenti non hanno mai rovinato l´umore. Negli anni `60 è stato protagonista nel movimento della New Thing a New York in incisioni storiche di John Coltrane e Albert Ayler, poi il ritorno in Danimarca nel 1966, il passaggio dal sax contralto al tenore negli anni `80, il trasferimento nel `91 in Califormia e nel 2001 in Francia con la moglie. Alla ricerca del nuovo, in qualunque contesto sia, free o mainstream, rimane ancora oggi un´icona della ricerca musicale in tutti i sensi. Il gruppo insieme al batterista Enzo Carpentieri, attivo come musicista e organizzatore ed i due americani residenti in Italia Greg Burk al piano e Marc Abrams al contrabbasso esplora diverse situazioni risultando coinvolgente ed emozionante dall´inizio alla fine, inizio e fine con lo stesso brano che dà il titolo all´album a racchiudere in una specie di cerchio l´intero processo creativo. Ad ogni brano è una nuova situazione, compreso il blues eterodosso di Freedom. Bello pure The White Balloon con due voci recitanti a raccontare una storia psichedelica. E subito segue Afro Danish Form 6 & 7 che parte come una marcetta e si disintegra in una situazione di tipo free mentre Muon è un pezzo dei quattro completamente improvvisato che testimonia la versatilità del gruppo che sfocia pure nel bucolico con Flute Calling. Così facendo risultano interessanti da un brano all´altro, riascoltabili un paio di volte di fila. Il disco ha quel qualcosa di speciale che attira gli ascoltatori in un loop sempre nuovo. Da sottolineare l´apporto del tecnico del suono Stefano Amerio che ha colto la session con la dovuta attenzione. Bravi!
Label: Zero Zero Jazz
Anno: 2011
Tracklist:
http://www.gregburk.com/
http://www.myspace.com/enzocarpentieri
http://www.zerozerojazz.it/
01. Look to the Neutrino
02. We Need Your Number
03. Freedom
04. The White Balloon
05. Afro Danish Form 6 & 7
06. Muon
07. Detour
08. Flute Calling
09. Lost Time
10. Tau
11. Look to the Neutrino
1 commento
Greg
3 febbraio 2012 a 20:52 (UTC 1)
Thanks for this review and your appreciation. Is this Vittorio Lo Conte by chance?
Greg