I francesi Ulan Bator sono un’istituzione del post rock europeo. La celebre band ha pubblicato ad Ottobre 2010 il nuovo album ‘Tohu-Bohu’, per Deambula Records / Acid Cobra records. A grande richiesta Amaury Cambuzat e i suoi Ulan Bator saranno in tour a fine Aprile. Una settimana di concerti tra Marina Di Massa (Massa), Latina, Roma, Napoli e Potenza Picena (Macerata).
Amaury Cambuzat e i suoi Ulan Bator hanno pubblicato alla fine del 2010 il nuovo album ‘Tohu-Bohu’, incensato dalla critica come uno dei migliori dischi post rock degli ultimi 12 mesi. ‘Tohu-Bohu’ è un ritorno alle origini per gli Ulan Bator, un album potente sulla scia delle migliori produzioni inglesi e americane e riporta la band sui binari di Sonic Youth, Tortoise, June of 44 e Mogwai. Nella nuova line up, già in pista da un paio di anni, oltre ad Amaury, figurano James Johnston (ex chitarrista di Nick Cave nei Bad Seeds, anche con con Gallon Drunk e Lydia Lunch), Stèphane Pigneul al basso e Alessio Gioffredi dei Dilatazione alla batteria.
‘Tohu-Bohu’, titolo del nuovo album degli Ulan Bator, è un modo di dire francese che sta per “gran confusione”, e i temi trattati nei testi sono incentrati sulla difficoltà dei rapporti interpersonali e sulle problematiche create dal web e dai social network. Gli Ulan Bator, band di Amaury Cambuzat, attivi nel panorama europeo da più di dieci anni, sono una delle realtà più significative nella scena post-rock internazionale. Formatisi a Parigi nel 1993 grazie da un’idea di Amaury Cambuzat e Olivier Manchion. Particolari ed austere composizioni definiscono subito, sul disco di esordio ‘Ulan Bator’, il loro stile composto da una miscela di post-rock dilatato, krautrock e new wave. Seguirà nel 1996 l’EP ’2 Degrees’, sempre nello stesso anno vengono scoperti dai CSI di Lindo Ferretti e Canali che producono in Italia la raccolta dei primi due album, ‘Polaire’, e il successivo ‘Vegetale’ (1998), che li porterà in un lungo tour proprio con la band dell’ex CCCP. Nel 1999 esce l’ep di Remix ‘D-Constrution’ con artisti della scena elettronica di grande calibro: Otomo Yoshihide, Scanner, Erik M, Carl Stone. Nel 2001 esce ‘Ego: Echo’, lavoro realizzato in Italia in collaborazione con Michael Gira degli Swans; seguirà una raccolta live e di versioni alternative del disco intitolata ‘Ok:Ko’ (2002). Nel 2003 – in formazione rivista – esce ‘Nouvel Air’ (mixato da Robin Guthrie), seguito da ‘Rodeo Massacre’ del 2005. Dopo numerose esibizioni live, nel 2007 è la volta di ‘Ulaanbaatar’, raccolta di brani live, inediti e remix scritti tra il 1993 e il 1998. Nel 2009 l’EP ‘Soleils’ riforma nuovamente gli Ulan Bator con l’entrata nel gruppo di James Johnston. Nell’ Ottobre 2010 èstato pubblicato su CD l’ultimo lavoro ‘Tohu Bohu’ , e nel 2011 in versione vinile.
apr 26
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