Verbal è chitarre, omnichord, glockenspiel, percussioni, batteria, basso, tastiere, voci sature, campionatore, tubi, giocattoli e sonagli. Dopo un anno di intensa attività live, a Ottobre 2011 i Verbal hanno registrato il loro primo omonimo disco, attualmente in fase di definizione degli ultimi dettagli, in attesa della pubblicazione ufficiale fissata per il 3 Aprile. La musica dei Verbal frammenta e ricompone linguaggi. Li usa tutti, ma non ne parla nessuno. La musica dei Verbal è matematica che respira e sanguina. Tenta di ricomporre il mondo fin dove è possibile. Ne immagina un’utopia dove tutto conviva in un’alternanza di implosioni ed esplosioni. Non ha una faccia ma varie, non ha una lingua ma molte, non ha un genere ma tanti. Poliforme e poliglotta, inquieta e trans-genere. Anzi, trans-rock. Contamina math-rock e funk, post-rock cinematico e rumorismi. Vive di poliritmie e sovrapposizioni. E’ un quadro di Escher, un intestino di gomma e metallo, il parcheggio di un centro commerciale. Il disco d’esordio, registrato interamente in presa diretta, è un percorso di sei tracce, ciascuna titolata con un nome, che è il rimando diretto ad un mondo o a una fantasia, in cui si confondo immagini e tensioni. Guarda il trailer.
feb 15
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