Un trio come questo è spuntato quasi per caso, con musicisti che sono sempre di corsa nel mondo globalizzato di oggi, fra Europa e USA e quando capita anche altrove! Matt Renzi al sax tenore ed al clarinetto e Jimmy Weistein, batterista con uno studio a Padova si sono trovati coinvolti insieme al bravo contrabbassista Stefano Senni in una session completamente improvvisata. Si va in studio e si clicca il pulsante e si ascolta dopo cosa è successo. Molto, a giudicare dal risultato finale, messo su disco nella sequenza in cui è stato registrato. Si tratta di uno stream of consciouness dei tre, una situazione completamente improvvisata in cui si cerca al volo il dialogo a tre, l´entusiasmo del momento, la scintilla pronta a fare scattare l´incendio. Si avverte che niente è preparato, che tutto procede in un equilibrio delle parti in cui tutto si focalizza in modo magico, senza grossi spartizioni di ruoli, se non quelli che vengono accettati, al volo, fra i tre. La forte cavata del contrabbasso di Senni e le fantasiose disgressioni della batteria di Weinstein si trovano subito in sintonia con un sax tenore che agisce in modo tranquillo, rilassato, libero di andare dove vuole, free, certo, ma non quello ad alta voce dei corifei della New Thing. No, Renzi procede in modo soffuso, quasi in trance, reduce da un sogno di libertà che si condivide in tre. E quando passa al clarinetto su Second Story tira fuori quel tono da chalumeau, che fa subito pensare ad una storia che gira dalle parte della California di decenni fa, fra spiagge assolate e malinconie, lontane dalle nevrosi urbane, ma pur sempre segnate dalla vita con le sue difficoltà. Nella terza e quarta storia si ritorna al sax tenore mentre la ritmica continua implacabile a proporre, raccogliere, dare spunti, cercare il dialogo, ed allora ecco che tutti e tre si lasciano trasportare sulle onde di una corrente che spunta per caso, a concludere un sogno iniziato con un paio di note, ma senza nessun andamento obbligato. Sta qui il fascino di un disco in cui tutto succede e basta, senza programmazioni, acquistando la fiducia e l´attenzione di chi ascolta, senza che gli si imponga alcunchè. Libero ma senza urli, con cambi di direzione e stati d´animo, ricco di umori, di passioni filtrate e schermate da un sax che sotto la superficie lascia intravedere quelle rugosità che sono belle perchè esprimono, senza complessi di sorta, una realtà che rifiuta il patinato così tanto di moda.
Label: El Gallo Rojo Records
Anno: 2011
Tracklist:
01. First Story
02. Second Story
03. Third Story
04. Fourth Story
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