La carriera solista di Craig Finn, frontman acclamato dei The Hold Steady, inizia con l’onesto e trasparente Clear Heart Full Eyes. Quest’album d’esordio è molto personale e attesta la sua transizione da giovane furente ad adulto remissivo. Abbandonato il mix di hard-rock e power-pop che contraddistingue le sonorità dei The Hold Steady, Craig Finn da vita ad un’opera che abbraccia le due componenti fondamentali usate in genere dai songwriter, sarebbe a dire il folk e il country. Canzoni pop forbite, stile maturo, una forma espressiva ad un tempo funesta e raffinata, una voce dal piglio caustico ed arrogante alla Van Morrison si impastano in composizioni fiere e canzonatorie, armonie campestri, invettive tristi e nostalgiche. Malgrado le sue carenze in fase compositiva, trovano spazio alcuni episodi di significativa entità emotiva (When No One’s Watching, Honolulu Blues, Not Much Left Of Us). Si può sostenere che Craig Finn è alla ricerca di una propria personalità di musicista che si sostanzia nell’assimilazione e sintesi delle più svariate esperienze del canto popolare acuendo alcuni connotati dei songwriter come la melodrammaticità e l’enfasi. Un nostalgico affresco di canzoni della provincia americana.
Label: Full Time Hobby
Anno: 2012
Track-list:
01. Apollo Bay
02. When No One’s Watching
03. No Future
04. New Friend Jesus
05. Jackson
06. Terrified Eyes
07. Western Pier
08. Honolulu Blues
09. Rented Room
10. Balcony
11. Not Much Left Of Us
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