
Fra le migliori produzioni del jazz italiano più recente, in cui l´originalità e la creatività si coniugano insieme, c´è sicuramente da mettere questo disco interpretato in duo, ricco di sguardi ai generi più diversi, quali il folk o la musica classica, ma con una sua appassionante identità, fuori da qualunque scuola o dettame.
Felice Clemente si mette in gioco con i suoi sassofoni, soprano e tenore, ed il clarinetto, dall´altro lato c´è il chitarrista classico
Javier Perez Forte. Un duo che non conosce confini e che si diverte pure ad improvvisare, ad immaginare situazioni in cui finalmente si trascendono i generi ed il tutto appare credibile e reale. Il suono del sax soprano di Felice è perfettamente controllato e reso in modo cristallino dalla registrazione. Lo stesso vale per la chitarra classica, una volta tanto coinvolta in situazioni in cui si lascia andare al´improvvisazione, coinvolgendo subito l´ascoltatore in qualcosa di nuovo che ci riporta indietro di molti anni, quando Ralph Towner divideva gli appassionati di jazz aprendo a nuovi orizzonti sonori con i suoi gruppi. C´è un famoso brano,
Mas que nada, conosciuto dai più per le versioni datane da cantanti pop, e poi composizioni dei due musicisti ed altre tratte dal patrimonio della musica latina, interpretata a modo proprio. Ogni brano ha qualcosa da raccontare grazie al suono originale di questo duo, in Lila c´è anche un metronomo che incalza i due. Alla fine si resta colpiti da tanta bellezza, da tanta sagacia nel saper gestire un progetto crossover che ha le qualità per restare nel tempo.
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