Capita, a volte, di ricevere il promo di una band all’esordio discografico e rimanere folgorati dalla bellezza che sprigiona, dall’onesta genuinità che lo anima e dalla sua indubbia capacità di suonare “nuovo”, in grado com’è di distaccarsi dal putridume circostante.
Certo, si tratta di constatazioni alquanto rare, ma capita di farle.
Con i Violadimarte, ad esempio, è successo.
Capita persino di chiedersi: perché nessuno si cimenta più col rock?
Disperazione, rabbia, inquietudine … sentimenti così puri, perché vengono soffocati nell’intellettualismo becero, nell’alternatività a tutti i costi?
Perché non si potrebbe suonare con onestà?
I Violadimarte riescono anche in questo.
La Sindrome Dei Panda è un debut album con le palle, ecco.
Attraverso la tecnica della registrazione in presa diretta, i Violadimarte consegnano al pubblico un lavoro di sano rock viscerale, a tratti esistenziale, strutturato in dieci efficaci brani collegati tra loro nella forma di un concept sull’ormai desolante quotidianità che avvolge le nostre essenze in una morsa di apatia ed indifferenza.
I pezzi scorrono veloci, entusiasmanti, alternando veri e propri sfoghi rancorosi a dolci ballate di miele, come Madeleine, per me il pezzo più toccante del lotto.
Che dire, invece, de Il Tempo non Sente, il brano che più dovrebbe sorprendere l’appassionato?
Vi dico solo una parola: hammond.
Da quanto tempo non ascoltavate un hammond suonare possente?
Da quanto tempo non venivate graffiati dall’anima marcia di un hammond funesto?
Insomma, un esordio meraviglioso per una band che, nonostante debba ancora consolidare la propria identità (ed abbandonare alcune riverenze d’oltremanica, oltre che Agnelli – ane), potrebbe davvero scolpire il suo nome negli annali della musica italiana.
Tracklist
01. Lacrime di Vetro Blu
02. Alberi d’Amianto
03. Male di Te
04. L’Anestetico
05. Paragioia
06. Madeleine
07. A Testa in giù
08. La Vertigine
09. Il Tempo non Sente
10. Trollmors
Anno: 2012
Genere: Rock
Etichetta: MK Records / On Mag Production
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