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mag 02

Soulwax + 2ManyDjs @ Brancaleone

Soulwax

Appuntamento imperdibile questa sera a Roma, per una delle serate più importanti di fine anno. Presenti i Soulwax, una delle prime band a coniugare il rock (e di quelli potenti per giunta!) con sonorità elettroniche, ed in aggiunta, così, tanto per gradire, è previsto il dj-set più famoso del momento, curato proprio dalle menti del gruppo Soulwax, vale a dire i frenetici fratellini Stephen e David Dawaele, meglio noti come 2ManyDj’s. Si, a dimostrazione che il connubio tra rock ed elettronica può presentarsi in svariate forme, affermando la ormai superata divisione tra i generi musicali, la serata si prospetta allettante anche per la presenza di numerose special guest di accompagnamento alla band durante la serata.
Si arriva verso le 9, l’ora prevista per l’entrata era ovunque segnata per le 9.30, ma appena arrivati scopriamo che la porta è ancora chiusa. Ci sta un gruppo di ragazzi a chiacchierare davanti all’ingresso del locale, il club più rinomato di Roma per la musica elettronica, l’immarcescibile Brancaleone. Gli avvisi segnano l’orario di ingresso per le 10.30, così decidiamo di fare un giro per il quartiere a caccia di una birra, per riscaldare la serata. Scopriamo così che c’è anche la partita della Roma in coppa e così, tra un goal di Totti ed uno di Nonda, si finisce a parlare del progetto Soulwax, nato in Belgio sul finire del secolo scorso, e della loro concezione della musica, fatta per non prendersi troppo sul serio e, definitivamente impossibile da classificare, forse proprio per loro stessa volontà di abolire qualsiasi legame tra i generi musicali.
Ritorniamo davanti al locale dove nel frattempo la fila è cresciuta a dismisura, si riesce ad entrare per le 11 ed a leggere un cartello che prospetta la nottata. Alle 11 inizia tale dj Headman, una delle due special guest previste dalla serata. Il suono inizia a salire come una locomotiva elettronica guidata da un macchinista nevrotico che combina pezzi, o per meglio dire classici del rock, del punk e della wave mixandoli con ritmi elettronici, sonorità jungle ed house e fra di noi si inizia un gioco a tirare ad indovinare, intitolato “Dove ha preso questo pezzo?”…gioco che durerà tutta la serata. Verso mezzanotte spaccata è il turno di Kate Wax (forse parente dei Soul-Wax?)…Merita un 8 solo per la presenza (veramente molto affascinante!!!) ed i sui unici strumenti sono l’Apple sul tavolino e la sua voce. Il gioco consiste nell’utilizzare basi campionate di sonorità elettro e cantarci sopra, tutto molto semplice ma alla lunga stancante. E così, tra una ricomparsa di dj Headman ed un altro paio di birre ecco finalmente arrivare i Soulwax al gran completo. Tutti in abiti bianchi si presentano sul palco con un basso (Stefaan Van Leuven), una batteria (Steve Slingeneyer) ed i mitici fratellini Stephen (voce ed apple) e David Daeweele (synth), le menti del gruppo e del progetto Soulwax. Così, dall’1 alle 2 e qualcosa il quartetto si scatena sul palco, divertendosi un mondo nella presentazione del loro ultimo album Nite version, un remix del loro precedente lavoro, Any minute now, uno dei dischi più belli del 2004…tra l’altro lanciando una moda che sta facendosi strada tra i vari gruppi rock, vale a dire la riedizione dei loro lavori remixati (i Bloc Party ne sanno qualcosa…)…“James Brown is dead”, annuncia il primo pezzo del concerto, preceduto da un intro di circa tre minuti basato su groove potentissimi e seguito da groove, se fosse possibile ancora più potenti! La gente è estasiata, se ti guardi in giro non c’è nessuno che riesce a stare fermo, il ritmo ti accompagna e ti sconvolge, delle canzoni dell’album nessuna traccia, talmente stravolte da divenire irriconoscibili, ma che ce ne frega!, escalmiamo, forse è più divertente così, stasera c’è da ballare e non pensare a niente…Riusciamo ad individuare Miserabile Girl e NY Excuse, forse il singolo più divertente di Any minute now, sicuramente il più ballabile ed in ciò si conferma quindi l’evoluzione seguita dal gruppo ed il suo allontanamento dai percorsi indie-rock dei precedenti album (il primo, Leave the story untold ed il successivo Much against everyone’s advice). La perla della serata, e l’atto conclusivo, è sicuramente la cover di Feel good hit of the summer dei Queen of the stone age, infarcita di bit elettronici ed urlata in maniera convincente da Stephen. Veramente disarmante!
Verso le 3 usciamo dalla sala per rinfrescarci con un’altra birra ed un po’ di aria respirabile, mentre dj Headman continua a fare capolino da tutte le parti (per poco non me lo ritrovo a suonare anche dentro il mio bicchiere di birra…) e ragazze Erasmus svolazzano allegramente per tutto il locale come fate turchine…Dopo un po’ ritornano i fratellini Daeweele in versione 2ManyDj’s, ed l’oggetto del loro lavoro non sono più i pezzi dei Soulwax, ma tutta la musica conoscibile ed immaginabile, da Iggy Pop a Tiga, passando per i Velvet Underground, gli Stereo Total, e Royksopp, quasi un cinquantennio di buona musica rock messa nel frullatore elettrico dei due fratelli e trasformate in pezzi da ballare come se fossero canzoni da discoteca, veramente incredibile…
Ci ritroviamo fuori dal locale verso le 4, direzione classica cornetto e cappuccino, ed iniziamo a parlare del concerto e di tutto quello che abbiamo visto, ma soprattutto sentito! Beh, devo ammettere che di concerti ne ho visti tanti, ma un genere così “meticcio” non lo avevo mai ascoltato, il connubio più vicino tra generi diversi che abbia visto dal vivo…Tutto ciò farà ovviamente inorridire i “puristi”dei generi, cioè coloro che voglio ascoltare un determinato tipo di musica e basta, ma questa specie nel 2005 rischia di essere in via di estinzione…Convincenti!

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