Si faccia chiamare Randy Johnson, Sumach Valentine o Sumach Ecks, riecco l’autore di A Sufi And A Killer, un disco “caso” del 2010, sicuramente interessante per quanto un po’ troppo strombazzato. Con Mu.Zz.Le, Sumach cerca di ricollocare il suo passato meno storto, ma comunque votato al miscuglio lo-fi, riesumando una tendenza compositiva per pezzi (o meglio, frammenti) tra glo-fi e dubstep alla buona, prossimi alla psichdelia dei Sun Araw (ma molto meno abrasiva) e al tenore di una produzione hip hop (The Blame lo è in tutto e per tutto). L’andatura sonnacchiosa e caracollante rende piacevole l’ascolto, forse indicando anche quali saranno le direttive future per il ritorno sulla lunga distanza, non garantendo però particolari sussulti o epifanie elettroniche da crocevia di suoni in armonia con l’universo à la FlyLo. Fascinoso ma irrisolto.
Label: Warp/Self
Anno: 2012
Tracklist
01. White Picket Fence
02. Feedin’ Birds
03. Nikels And Dimes
04. Rubberband
05. Venom
06. Timeout
07. Skin
08. The Blame
09. Blaksuit
10. Sniffin’
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