Dream Trucks è il progetto di due giovani umbri che direttamente dal cuore dell’Italia provano a farci sognare con un suono elettronico dai rimandi importanti e suggestivi. Tralasciato l’intro di Pale Hands, evidentemente ispirato alle sessioni di Kruder & Dorfmeister, e da gustare in un lounge bar all’ora dell’aperitivo, quando la luce si fa più persistente e le note più fluide, gli autocarri del sogno iniziano a palesarsi dalla seconda traccia: Mind Daggers pugnala violentemente la materia facendo schizzare pezzi di trance visionari, accompagnati da una corda languida che dà il giusto tocco di romanticismo al pezzo. Ma è Never Been Here a raccogliere gli applausi più sinceri: dalle foschie mattutine il sottofondo sonoro ristagna controvoglia, per poi innalzarsi improvvisamente attratto dalle sirene degli Orbital, il cui Blue Album continua a generare continui rimpianti tra i presenti. Il ritmo da Born Slippy fa il resto, ma per poco. Se c’è un piccolo neo da sottolineare è infatti quello di avere troppa fretta nello svegliarsi e chiudere i pezzi, ma forse solo perché il sogno stava cominciando a piacerci. A risentirci.
Label: To Lose La Track
Anno: 2012
Tracklist:
1. Pale Hands
2. Mind Daggers
3. Never Been Here
4. Night Sweats
Commenti Recenti