Dopo il successo del debutto Corpi celesti, ecco il nuovo disco del musicista torinese Paolo Rigotto, Uomo bianco: un provocatorio, sarcastico e anticonformista atto d’accusa all’uomo occidentale e alle contraddizioni contemporanee. “Uomo Bianco è l’uomo della civiltà occidentale, in senso molto allargato. È l’arrogante amministratore del pianeta, o almeno uno dei più esosi. Sono bianco, quindi con imbarazzo riconosco di essere io stesso l’Uomo Bianco”. Non usa mezzi termini Paolo Rigotto per presentare il leitmotiv del suo nuovo disco: Uomo Bianco è infatti un atto d’accusa – demenziale più che vibrante, pungente più che solenne – nei confronti della cività occidentale, dei suoi nuovi simboli, dei suoi disvalori e del suo bianco protagonista. 12 canzoni che usano il sarcasmo e la provocazione come chiave di lettura di un mondo in disgregazione: come sostiene l’autore, sono “piccoli esorcismi, un mio personale requiem a lieto fine per una civiltà apparentemente agli sgoccioli”. Il nuovo album è nato in collaborazione con Controrecords e New Model Label ed è stato prodotto da François Veramon. Paolo Rigotto suonerà “stand alone mode” sabato 14 aprile al Circolo Arci Sud (Torino) e sabato 21 al Caffè Basaglia (Torino), sarà invece con la sua band martedì 24 al Cafè Liber (Torino).
apr 10
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