Quando pensi che al metal italiano non resti altra speranza che esiliarsi in un mondo privato fatto di ricordi e sensazioni derivanti da lontani tempi passati, ecco il lavoro pronto a scombussolarti lo spirito e farti smentire quanto appena pensato.
Se ben ricordavate, avevamo avuto modo d’incontrare i Rainfall già tempo fa, quando capitò da queste parti un piccolo EP dalla copertina bluastra intitolato Lost In A Cold World, contenente una piacevole formula di classic metal e digressioni prog da far invidia a decine di band sparse lì fuori a scimmiottare gente come Symphony X e quant’altro.
Era il 2009 e da allora sono passate diverse stagioni e dei Rainfall di quel periodo, ancora un pochino acerbi, non è rimasto che il monicker e la voglia di suonare; intendiamoci, nulla è cambiato nella formazione romana.
Allo stesso tempo, però, è cambiato tutto … i Rainfall sono cresciuti e, che lo crediate o no, sono venuti su dannatamente bene.
I sette brani di questo Fading Frames scorrono fluidi e potenti, senza mai perdere un colpo e presentandoci una band capace di mescolare atmosfere goth ed irruenza thrash (a proposito, ma quanto son diventati più cattivi rispetto a tre anni fa?) con la straordinaria semplicità di chi è nato per comporre … e se ci scappa, gettando un pizzico di flamenco qui e là.
Ora, potrei descrivervi le canzoni una per una, ma così vi guasterei una sorpresa imperdibile.
Solo un consiglio: Shifted Reality.
Superbi!
Tracklist
1. The Eos Temple
2. To The End
3. Recoil
4. Gravity
5. Shifted Reality
6. Ruins Of Howling Winds
7. Burning Rust
Anno: 2012
Genere: Metal
Etichetta: Autoprodotto
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