Gli Onan in genere ingenera sono due ragazzi, romagnoli, cattivelli e non tanto allegrotti. Sì perché il gusto per il macabro e le maniere forti si fa sentire parecchio nella loro musica. Il duo chitarra-batteria sembra funzionare molto in questo periodo e diverse sono le proposte (più o meno importanti) di chi sceglie di promuovere questo tipo di progetto. In effetti per chi ama sonorità grezze e violente è l’ ideale; insomma lo spazio per raffinatezze o piccoli dettagli è limitato e si punta di più a qualcosa di immediato e che colpisce in maniera aggressiva. La follia è un tratto estremamente caratterizzante del gruppo: la voce è prepotente e “maleducata”, gli arrangiamenti feroci e brutali. Le tracce sono dieci ma le durate dei brani non sono eccessive perché il tutto è intensamente concentrato. Il rischio è che questa grande energia (sconsiderata a volte) possa un po’ intimidire chi ascolta. Il ritmo è incalzante e i tempi per riprendere fiato non sono molti. Credo però che, a prescindere dai gusti personali di ognuno (miei compresi), la scelta fatta sia la migliore: la pubblicazione di un album è un momento d’oro per una band e decidere di giocarsi questa carta senza freni o inibizioni può aiutare a centrare il proprio obiettivo e ad arrivare a meta più velocemente. Se il centro è far parlare di sè, in un modo o nell’altro, questi ragazzi ce l’hanno fatta visto l’accoglienza che l’album ha avuto e i live che sono venuti dopo. Che dire allora? Se siete amanti di un sound crudo e poco elegante ascoltate questi giovani…probabilmente non ve ne pentirete!
Tracklist:
01. Ringraziamenti
02. Cinico come Gaetano
03. Lahzio
04. L’ isola scimmia
05. Sodalizio sodomita
06. Risacco
07. Esso
08. Ostia
09. Memento mori
10. Il gallo
Etichetta: Unhip Records
Uscita: 2012
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