Meccanico, superficiale, asettico.
Basterebbero poche parole per riassumere, in un unico vero concetto, la proposta musicale di questi Organica, band romana formatasi nel 2003 dall’incontro (casuale, come suggerisce la biografia) fra la buona voce di Alessandro Pisacano (impegnato anche sulle sei corde) e la sezione ritmica (quantomeno fiacca) di Attilio Scalo e Donato Scotto di Monaco : pop rock radiofonico travestito di falsa impetuosità sonora, condito a dovere con una sana dose di melodie fin troppo orecchiabili e ripetitive, farcite di passaggi levigati ad arte e limati quel tanto che basta per rendere pettinabile (ed ulteriormente vendibile, dunque) un prodotto perlopiù destinato ad una qualsiasi manifestazione estiva in stile Festivalbar.
Nient’altro.
Undici tracce intrise di banale retorica, accompagnamenti soffici ma sfruttati a dovere già da un’altra miriade di gruppi – clone sparsi su e giù per lo Stivale, ritornelli standardizzati e tematiche mielose quanto scontate, costantemente rivolte all’ormai canonica indagine sul lato “oscuro” del rapporto amoroso.
Non una buona idea, non un arrangiamento degno di nota, solo l’ostinato perseverare di un’armonia che vive unicamente come ripetizione di modelli già tracciati.
Fin troppo facile.
Mezzo voto in più per l’ottima produzione.
Tracklist:
01. Come una serpe
02. Avida-mente
03. L’innocenza
04. A metà
05. Sei dentro me
06. Ruvida
07. Ore
08. Riflessi
09. Inutili sguardi
10. Volare giù
11. Petali di rose
Genere: pop – rock
Anno: 2007
Nazione: Italia
Etichetta: One E Music
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