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mag 03

Phinx – Login

In uscita per Irma Records, etichetta discografica tricolore capace di regalarci numerose sorprese e notevoli variazioni di mercato nel corso di questo minuscolo 2010, in data 28 settembre, è l’album di debutto dei Phinx, band veneta di notevole spessore ed indubbia qualità, dall’emblematico titolo Login.
Prima d’addentrarsi in un viaggio verticale a metà strada fra elettronica ed indie – pop, in una miscela sensazionalmente lontana dai cliché d’un genere ormai diffuso su scala globale come un’epidemia d’influenza suina, và fatta una piccola e dovuta precisazione sul curriculum del four act vicentino: non bisogna, infatti, farsi ingannare dalle apparenze, dalla semplicistica definizione di debutto (capace spesso di richiamare alla memoria aggettivi dequalificanti come “immaturo”, “affrettato”, “inesperto”).
I Phinx hanno esperienza, oltre che energia e vitalità, e ne hanno parecchia: tra demo ed aperture per Il Teatro degli Orrori, il gruppo ha collezionato una invidiabile serie di concerti su e giù per il settentrione, tra New Age Club ed Arteria, non disdegnando partecipazioni televisive su canali mainstream come MTV, nel corso del suo TRL Tour in giro per l’Italia, arrivando persino a guadagnarsi, da più parti, la nomina (mi si perdoni la parolaccia) di “next big thing” del bel paese.
Per non parlare, poi, della loro The Gamer, in rotazione su quasi 80 emittenti televisive e radiofoniche italiane e non, e del premio MEI …
Insomma, niente male per una band emergente.

L’album, composto da ben quattordici tracce, si nutre di Daft Punk e Radiohead (quelli del periodo Ok Computer, per intenderci), di Soulwax, Digitalism ed un pizzico di Nirvana.
Tutti ingredienti, questi, che mescolati a dovere, con attenzione e convinzione, si sono rivelati capaci di generare una proposta musicale ben lontana dalle gelide classifiche giornalistiche, dall’hype più spudorato e commerciale, eppure sorprendentemente trascinante ed easy listening.
Curato, a livello sonoro, fin nei minimi dettagli e forte d’una presentazione estetica tanto accattivante quanto azzeccata, Login è pura composizione digitale, sintetizzata, filtrata nelle categorie del rock classico, figlio degli sperimentalismi sonori anni ’80, di un’era in cui la musica andava ancora suonata (e sudata) per locali, invece d’esser cucita in cameretta e caricata su Myspace.
Forse, è proprio questa la carta vincente dei Phinx: il saper suonare nuovi, soprattutto in un panorama musicale stantio come quello italiano, senza nascondersi dietro la comoda tecnologia, sfruttando la più classica delle formazioni musicali: chitarra, tastiera, basso, batteria (e voce, ovviamente).

Applausi per loro.

Tracklist:

01. Login
02. Get Panic
03. Pankiller
04. 1989 (Generation F)
05. Italian Job
06. Noizkut
07. The Gamer
08. Metropolitan
09. Word Salad
10. Mask
11. Anorexic Madonnas
12. Hypersonic Trip
13. Amplyphone
14. Give Me Beauty

Genere: pop/electro rock
Anno: 2010
Nazione: Italia
Etichetta: Irma Records

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