Il jazz italiano sforna nuovi talenti e per un processo di sedimentazione e le poche case discografiche di un certo lignaggio filtrano e pubblicano lavori di un certo interesse. Attività sicuramente meritoria, considerando quello che è il mercato attuale.
La Cam Jazz, meritevole casa discografica romana, ha messo insieme due promettenti musicisti che già hanno fatto esperienza all´estero, attirato l´attenzione della critica italiana e suonato in importanti rassegne nazionali e non con i progetti più disparati. Si tratta di Claudio Filippini al pianoforte ed alla inusuale celesta e Fulvio Sigurtà alla tromba che qui sfornano un disco fatto di silenzi, di effetti minimalisti che suonano piuttosto originali, ben registrati ai mitici Bauer Studios di Ludwisburg in Germania.
Sarà stata l´atmosfera lasciata in quei studi da tanti grandi musicisti che hanno fatto la storia dell´ECM, od anche il loro indubbio talento, ma qui si respira un´aria che sottraendo note, invece che aggiungerla,
ci riporta ad incisioni mitiche di quella casa discografica senza necessariamente volere clonare nessuno.
Il trombettista, che ha lavorato e studiato in Inghilterra, appare a tratti, specie nell´iniziale Drops of Hope, ispirato da Kenny Wheeler, ma sa anche usare le sordine, ad esempio in Where Is My Luggage?, accompagnato da un insolito sottofondo percussivo sulla celesta.
Il viaggio indicato nel titolo è un percorso di cui non si sa dove sfocia. Quello che è importante è la via intrapresa, ispirata da un romanticismo frenato, impalpabile, da sentimenti sotto la superficie che smuovono la voglia di andare dei protagonisti, protagonisti, per strada di diversi momenti memorabili come Going Home. Per realizzare il tragitto si servono di tutto quello che gli passa per la mente, delle sensazioni avvertite, del passato del jazz e della tradizione inventata dai grandi, proprio perchè là a disposizione.
Le composizioni sono dei due, tranne Almost Blue di Elvis Costello, tratta dall´omonimo album, una di quelle ballad tipiche del musicista inglese, resa un momento di meditazione su quelle che sono le liriche, piuttosto pessimiste, di quella canzone.
Fra momenti meditati e qualcuno più speciale per l´uso insolito degli strumenti il viaggio dei due si chiude al tramonto di Into the Sunset, lasciando un momento di sottile malinconia, come è per tutte quelle cose che sembrano incompiute ma hanno allo stesso tempo un loro fascino proprio per questo motivo.
Label: Cam Jazz
Year: 2012
Tracklist
01. Drops of Hope
02. Obaloke
03. From the Window
04. Easterly
05. Quiet Time
06. Almost Blue
07. Immediate Boarding
08. Through the Journey
09. Where´s My Luggage?
10. Westerly
11. Going Home
12. Into the Sunset
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