Da qualche parte, fuori dal mondo, ci sta un occhio che osserva attentamente tutto quello che succede su questo povero e misero pianeta. Le lunghe ciglia curate ed ammiccanti sembrano essere di una pupilla femminile anche se il suono che esso produce quando sbatte dolcemente le palpebre è realizzato da tre maschietti: Aldo Bernuzzi, Giuseppe Galotti e Stefano Schiavella si adoperano dal 2007 a fare in modo che il meccanismo visivo sia sempre più lucido e che la messa a fuoco sia quanto più possibile adeguata alla irrealtà dei nostri giorni. Usciti con Anywhere out of the world nel settembre dello scorso anno, gli In Her Eye ci propongono un suono vorticoso e vertiginoso, ma senza disdegnare placidi scenari che danno un certo stile e tocco alle loro composizioni. Attraverso le 12 tracce della loro opera ci stanno le influenze più disparate, dai suoni shoegaze alle parti più soffici dolcemente accompagnate dalle chitarre docili e finalmente addomesticate. Colpiscono in particolare due pezzi, Dirty Cat ed Innermost Lighthouse, più diretti ed immediati, notevolmente arrangiati e con un certo dinamismo: il primo parte con una certa attitudine indie per poi lasciarsi andare ad interessanti divagazioni soniche che piacerebbero a Kim Gordon & soci; la seconda parte a razzo con una certa dose di cattiveria ed impeto che rimandano notevolmente agli anni ’90, punto di riferimento dichiarato dalla band. Non è un caso se Stars in your hand avvicina con riff precisi ed accattivanti il suono dei Placebo, mentre incuriosiscono molto gli stacchi improvvisi e curati, con chitarre che spesso aprono stacchi vertiginosi (We’re all alone è esemplare in tal senso). Sembra esserci un residuo di post rock in molti punti del percorso del disco, mentre non sembra convincere troppo l’uso eccessivo della voce, spesso presente in troppe parti di ogni singolo pezzo e che finisce a volte per oscurare l’ottimo lavoro sonoro alle spalle. Dettagli, comunque, qualche decimo che non offusca l’interesse per una band che al suo esordio discografico dimostra già notevoli potenzialità. Prima o poi, anche l’occhio avrà la sua parte.
Label: Nomadism Records
Anno: 2011
Tracklist
1. Cause you’re back
2. Anywhere out of the world
3. See what is real
4. Ready for the sun
5. Dirty Cat
6. Innermost lighthouse
7. We’re alla alone
8. It’s not a game to fall
9. In her eye
10. Another modern man
11. Stars in your hand
12. Flying away
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