Per i Brandt Brauer Frick, le percussioni, gli archi e il pianoforte che da sempre caratterizzano la musica occidentale, non sono altro che il modo più semplice per unire la musica classica del passato alla techno del presente. Da un lato, la devozione per la ricchezza della strumentazione orchestrale. Dall’altro, i ritmi asciutti e meccanici del dancefloor. È attraverso questo inusuale miscuglio, che il trio tedesco si trasforma in una bomba esplosiva dal vivo: completamente diversa dalla normale concezione di musica da ballare. La formazione dei tre berlinesi, jazz per Daniel Brandt e Jan Brauer e classica per Paul Frick, è però “solo” il punto di partenza del percorso esplorativo dell’ensemble. Attraverso le ossessioni della disciplina tecnica dei Kraftwerk e le composizioni pulsanti di Steve Reich, fino alla techno di Detroit di pionieri come Robert Hood e Jeff Mills, le influenze dei Brandt Brauer Frick squarciano trasversalmente tutta la musica occidentale contemporanea. I loro live si assestano in una dimensione totalmente nuova rispetto ai normali set techno. Trascendendo le aspettative del pubblico. Sia che esso si trovi tra le mura di un museo di arte moderna. Che nelle sale stipate di un club berlinese. Il trio si esibirà sabato 9 giugno all’Auditorium di Roma.
giu 09
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