Il 2009 volge al termine e non è stato un anno per così dire fortunato. E non solo perché da quando sono sceso non ho vinto un giro a poker, anche se ciò accresce il malumore. Quindi decidiamo di concludere l’anno in bellezza con un salto a Lamezia, dove al Teatro Umberto ci attendono Brunori SAS e Maisie. L’infallibile Golf ci porta di soppiatto lungo un cammino di due orette dallo Jonio al Tirreno, verso l’evento organizzato dai ragazzi di Note al margine. La piazza è gremita e dopo un paio di birre entriamo a sederci sulle comode poltroncine del teatro dove dopo un po’ entrano i Maisie.
Si fa un gran parlare di loro ultimamente, ed il posterone che reclamizzava l’evento recava in calce l’ottimo apprezzamento ricevuto dal loro nuovo lavoro, Balera metropolitana, con i giudizi ed i voti positivi di gran parte delle riviste di settore (si va dal disco del mese di Blow Up, al 9/10 di Rumore fino al’8/10 di Rockerilla). Io non sono bravo con i voti (e nemmeno con le classifiche come avete potuto notare), ma dall’ascolto dei pezzi fatti sul loro space ammetto che mi sono piaciuti immediatamente. Ed il motivo principale per cui sono qui stasera risiede proprio nella loro musica. A partire da Nostalghia Canaglia, che però stasera non vedrà mai la luce: ricordava vagamente gli Offlaga Disco Pax senza la wave e con una bella dose infravena di bizzarra leggerezza italiana. Per passare poi a Morte a 33 giri, arrivando alla fenomenale e rettoriana Finchè la borsa va (…in giro con le scarpe nuove, le vuoi anche tu, le vuoi anche tu!) e La Banana ed il parassita. Basta vedere le influenze citate e compare una lista della spesa con minimo comune denominatore la psichedelica, evidente sin dal nome scelto. E non vi dico da tenere d’occhio perché a quanto pare girano da circa 10 anni e se non li abbiamo notati è perché siamo tutti deficienti, me compreso. L’acustica fa soffrire un po’ la voce di Cinzia Le Fauci. Tutto liscio invece per Alberto Scotti (elettronica, tastiere, campionamenti), Carmen D’Onofrio (voce, flauto), Serena Tringali (voce), Luigi Porto (sintetizzatori, chitarra), Donato Epiro (flauto, chitarre, sintetizzatori) e Michele Alessi, la cui maglietta attrae subito la mia attenzione: la t-shirt nera porta la firma dei Captain Quentin, fenomenale formazione di Taurianova intravista a Roma qualche anno fa, mai stata sulla luna, ma al Sinistre Noise sì.
Chi non è mai stato al Sinister, e probabilmente mai ci capiterà invece è Brunori SAS, ormai lanciato nel suo successo che lo porterà si immagina verso altri e più prestigiosi lidi. Poco male, noi ci consoleremo il prossimo mese con i Nebula. Tornando invece a fare i seri, Rosa è letteralmente impazzita per le sue canzoni (si, proprio il termine adatto), estratte dal Vol.1, Premio Ciampi 2009 per la Pippola Music, eletto come miglior disco d’esordio etc..etc…. Un menestrello simpatico, intelligente, che ci sa fare con le rime ed un po’ sfigato. Attira subito le simpatie del pubblico presente, già edotto dei suoi lavori tanto da cantarli a memoria: vedasi Guardia ’82 perché lei era senza mutande e lui faceva finta di niente. Frasi così ti tirano un mezzo sorriso, per autoironia e sfogo liberatorio, il resto è affidato invece alla sua società in accomandita semplice, ottimi musicisti per passione e professionalità. Il modello resta Rino Gaetano (Come stai è di una dolcezza disarmante), ma qui ci inoltriamo verso territori che non mi competono, per cui vi consiglio, se siete interessati, di dirottare le vostre chiappe sulla rece di Luca su queste pagine per saperne di più. Io invece a fine concerto dirotto le mie e quelle di Rosa verso il Mar Jonio, dove mi attende un posto in prima fila per la megarissa delle 2 del mattino sul lungomare di Crotone. Un appuntamento assolutamente da non perdere e fornitovi in esclusiva dalla nostra emittente. Mi raccomando, restate con noi e non cambiate canale. Al prossimo anno.
mag 04
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