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lug 08

L’America di Everlast

Everlast

Una volta unica superpotenza mondiale, l’America è stata soggetto di frequenti mutamenti per diversi anni. L’economia sembra indebolirsi sempre più, mentre ci troviamo nel mezzo di diverse guerre che ormai si trascinano da oltre una decade. In questa situazione non certo ideale, Everlast al secolo Erik Francis Schrody, noto rapper, ex membro degli House Of Pain e cantautore americano, realizza Songs Of The Ungrateful Living, una raccolta di brani che vuol essere una colonna sonora della società Americana moderna. Questo è infatti un album che unisce diversi aspetti musicali e tematici che riguardano la terra della libertà, apparentemente non correlati, ma che riescono a riflettere bene non solo lo sconfortante stato della nazione e dei suoi abitanti ma anche il potenziale non sfruttato di entrambi. La Long Branch Records lancerà il disco in Europa con l’aggiunta di 3 tracce bonus rispetto alla versione statunitense dell’album, inclusa una versione acustica della hit Black Coffee. Everlast è un artista innovatore, in grado di saltare facilmente da un genere all’altro, potendo passare dall’hip hop all’alternative con estrema naturalezza, passando attra. Dopo il successo con gli House of Pain, Everlast in passato è già riuscito ad impressionare il pubblico con il primo disco solista Whitney Ford Sings The Blues, un lavoro che mescola blues, folk, country e rap e che risalta le capacità musicali e vocali del cantante. Vende più di 3milioni di copie e collabora con Carlos Santana al singolo Put your lights on, col quale vince, nel 2000, un Grammy per la miglior Rock Performance.

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