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lug 09

Crocodiles – Endless Flowers

Dopo aver assaporato la carica esplosiva di Summer of Hate, ed esserci esaltati per le magie di Sleep Forever, eccoci di nuovo qua a deliziarci i baffi per la nuova uscita dei Crocodiles: Endless Flowers (uscito per Souterrain Transmissions e prodotto da Duncan Mills) ha una cover shockante, un suono come al solito fenomenale e, a dispetto delle precedenti uscite di Charles Rowell e Brandon Welchez, è stato registrato in Europa. A Berlino. Che qualcosa vorrà pur dire, sia per l’esperto più didascalico che per il neofita alle prime armi. Nel suono pastoso della title track, ecco spuntare infatti echi e rimandi al Bowie di Heroes, almeno per il chitarristico intro che apre al ritornello infinito. Certo, le coordinate di riferimento del gruppo restano inalterate e di questo non si può far altro che rallegrarsi: le radici affondano in un terreno dal chiaro ritmo post punk, ed il fiore infinito riceve luce vitale da bagliori psych e surf. Il risultato sono le meravigliose onde di Sunday (Psychic Conversation #9), veramente deliziosa; la foga con cui è esorcizzata My Surfing Lucifer conferma gli alti standard a cui ci avevano abituato i due coccodrilli da molto tempo ormai. Ma rispetto alle uscite precedenti il suono sembra farsi più rotondo, meno angolare, facendo sbocciare petali di chiaro colore indie-pop: vedi le melodie aperte e pulite di Bubblegum Trash. Lo stesso uso dei cori, disseminato nell’album, evidenzia bene questa evoluzione musicale. Confermato dalle tastiere in primo piano di No Black Clouds for Dee Dee, che avvicina il suono dei Crocodiles alle produzioni europee ed anglosassoni degli ultimi anni. Il suono rarefatto e spettrale dell’immensa Dark Alley e della spirituale Electric Death Song non avrebbe difficoltà a figurare in un album degli Horrors. La Vecchia Europa che nella successiva Hung Up on a Flower (prima parte elettro-acustica da brividi!) tira fuori dal cilindro una serie di sperimentazioni sonore di chiara matrice teutonica, guidata con voce ferma e sicura dalla tedesca Anna Schulte, alla batteria per tutto il resto dell’album. Noi potremmo pure fermarci qui poiché dopo due album da applausi e un terzo che conferma tutto quanto di buono abbiamo scritto e soprattutto ascoltato, sinceramente non abbiamo più parole per convincervi della assoluta bontà e genuinità di questo progetto musicale. Se un’uscita è concessa a tutti, e due possono essere una coincidenza, tre sono la prova. E non dite che non ve l’avevamo detto.

Label: Souterrain Transmissions
Anno: 2012

Tracklist

1.    Endless Flowers
2.    Sunday (Psychic Conversation #9)
3.    No Black Cloud for Dee Dee
4.    Electric Death Song
5.    Hung Up on a Flower
6.    My surfing Lucifer
7.    Dark Alleys
8.    Bubblegum Trash
9.    Welcome Trouble
10.    You are Forgiven

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