Ricca, nuova e fresca di novità la XII Edizione del Beat Onto Jazz Festival, sempre sotto la scrupolosa e competente direzione artistica di Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente a cui è deputata l’organizzazione del festival.
La kermesse che, anno dopo anno, si è guadagnata un posto di rilievo nella scena internazionale, attestandosi tra i più importanti festival della Penisola, si terrà nel centro storico di Bitonto, in particolare in Piazza Cattedrale nei giorni dal primo al 4 agosto e, nonostante le sempre crescenti difficoltà economiche, mantiene l’assoluta gratuità, aspetto sempre più raro di questi tempi.
Mercoledì 1 agosto (ore 21,30) l’apertura sarà di marca pugliese con Jazz Moments, l’ensemble capitanato dal trombettista Mino Lacirignola e con Patti Lomuscio (voce), Pino Picherri (sax, clarinetto), Renzo Bagorda (banjo) e Muzio Petrella (contrabbasso). Un quintetto che si caratterizza per il saper mescolare la migliore tradizione jazzistica con le sonorità afroamericane più moderne, passando per le colonne sonore, lo swing italiano degli anni Quaranta e i musical. A seguire (ore 22.30) la tradizionale jam session, brand del Beat Onto Jazz Festival, condotta dal M° Andrea Gargiulo. Gargiulo, d’origini napoletane, è docente del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari e ha preso parte a prestigiosi progetti ed ha inciso per diverse case discografiche. Ha collaborato con musicisti del calibro di Randy Brecker, Tony Scott, Eddie Daniels, Joy Garrison, Irio de Paula, Roberto Ottaviano.
Il doppio set – due concerti per ogni serata – è un aspetto che contraddistingue il festival bitontino. Così, giovedì 2 agosto, in prima battuta (ore 21.30), il palcoscenico a cielo aperto ospiterà uno tra i più interessanti progetti discografici del 2012: Finally… di Marco Pacassoni (edizioni Groove Master). Il giovane vibrafonista marchigiano (classe 1981), ma con un solido bagaglio d’esperienza alle spalle e specializzatosi al Berklee College con Gary Burton, presenterà il suo disco d’esordio da leader affiancato da Enzo Bocciero (pianoforte e tastiere), Giacomo Dominici (contrabbasso), Filippo Lattanzi (batteria) e una guest d’eccezione: il trombettista cubano Amik Guerra.
Il secondo set (ore 22.30) vedrà in scena uno straordinario collettivo nato a Umbria Jazz: la P-Funking Band che approderà in piazza Cattedrale dopo aver invaso le strade di Bitonto a partire dal tardo pomeriggio (ore 19). La P-Funking Band nasce a Perugia dalla passione comune di un gruppo di giovani musicisti di estrazione artistica diversa, che hanno deciso di dare vita ad una marching band che unisce nelle sue performance musica e movimento: una miscela esplosiva di funk, disco music, jazz, rhythm’n’blues e soul rivisitata in chiave marching, a cui si sommano le coreografie a cui partecipa tutta la band.
Venerdì 3 agosto (ore 21.30) la prima parte della serata sarà ancora dedicata alla Puglia con l’inedito progetto del pianista Pippo Fumaroli: Sound Circle. Un percorso che va dalla musica bop al free, passando per la musica contemporanea. Oltre ad affrontare standard il quartetto proporrà brani originali firmati dallo stesso Fumaroli. Al fianco di Fumaroli ci saranno: Mike Rubini (sax), Giorgio Vendola (contrabbasso), Gianlivio Liberti (batteria). Il secondo set vedrà in scena quattro grandissimi musicisti: Antonio Ciacca Quartet e, nella fattispecie, con Ciacca ci saranno Jerry Bergonzi (sax), Steve Kirby (contrabbasso), Greg Hutchinson (batteria). Un quartetto da parterre de roi che unisce la migliore tradizione mainstream d’oltreoceano con sonorità avventurose e moderne, coese con gli stilemi melodici italiani. Antonio Ciacca è un cittadino del mondo: nato in Germania da genitori pugliesi, vive a New York dove, tra l’altro, insegna Music Business nella prestigiosa Julliard School. Ha collaborato – e collabora – stabilmente con i big del jazz, come: Benny Golson, Johnny Griffin, Steve Grossman, David Murray, Bob Mintzer, Wynton Marsalis, Art Farmer, Steve Lacy, Lee Konitz, Mark Murphy.
Chiusura in grande stile, sabato 4 agosto (ore 22) quando le architetture romaniche di Piazza Cattedrale accoglieranno inizialmente l’Igor Palmieri Quintet. Un organico che si ispira alle storiche formazioni della tradizione del jazz colto e raffinato che si sono sviluppate verso la metà del Novecento e affronta l’universo del cool jazz con raffinata eleganza e sensibilità, sempre con una cifra autoriale ben marcata. Igor Palmieri, sassofonista mantovano ma residente a Lucca, padroneggia lo strumento liberando un suono caldo e avvolgente, sarà accompagnato da quattro eccellenti sodali: Fulvio Chiara (tromba), Daniele Gorgone (pianoforte), Luciano Milanese (contrabbasso) e Vittorio Sicbaldi (batteria). Alle 22.30 la scena sarà tutta per una vera e propria leggenda vivente della chitarra gipsy: Lollo Meier. Il chitarrista manouche olandese ha come obiettivo quello di portare avanti la musica di Django. E lo fa con passione e con una tecnica strabiliante: un fraseggio personale, estremamente virtuosistico e trascendentale. Così, sul palco del Beat Onto JF, si materializzeranno le note senza tempo dei capolavori della musica zingara.
Eventi collaterali: nei quattro giorni del festival apertura straordinaria, in notturna, di musei e chiese storiche di Bitonto. Dalle 19 alle 22.30 saranno a disposizione delle guide turistiche gratuite per la visita dei monumenti, servizio a cura della Ulixes in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Nazionale. Inoltre, si terrà il tradizionale Bacco nelle note, sempre a cura della cooperativa Ulixes, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Puglia.
lug 19
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