A dispetto dell’intro sabbathiano e palesemente anni ’70 di Vampires and Ghouls, gli Zebra Tracks si ispirano più che altro ai turbamenti ed ai rovesci metereologici del decennio successivo. L’ascolto di Collective Guilts, secondo album della band di Atene dopo l’esordio del 2009, si fa infatti ascoltare con piacere e con una certa lussuria, specie quando iniziano a grandinare schegge di post punk da Isabelle Creeps in poi. L’ossessività prende il sopravvento e così anche le atmosfere dark, molto presenti nelle sonorità che scivolano via a causa dell’asfalto bagnato. Per avere una presa più ferma sul terreno non resta altro che affidarci alle duplici soluzioni vocali a disposizione della band. Così come agli ottimi arrangiamenti di buona parte dell’album. Vedi l’urgenza di A Moment of Life e di We Found a Reason to Live and We called it God: quest’ultima è una tirata di intensità pazzesca che gioca spesso di sponda con l’industrial. Il quartetto non disdegna lanciarsi nel dance floor aumentando il ritmo come in Party is over con buoni risultati nonostante la rincorsa per raggiungere la pista da ballo sia alquanto affannata; va senz’altro meglio con le sensazioni eighties di Freakshow, magistralmente eseguita ed in bilico tra l’indie inglese attuale di gente come i Kaiser Chiefs (influenze ancora più palesi nella finale Natalia Please Go Die) ed i verticismi inarrivabili dei Placebo. L’oscurità si appropria di buona parte dell’ambientazione rumorosa di Bicycles, pervasa da un assolutismo sonoro di ottima fattura e coadiuvato dall’uso di tasti che donano una certa elettricità degna dell’artwork. Mentre i continui sorpassi delle note in Murdered Suicide risultano più che appropriati per dare un giudizio positivo agli Zebra Tracks. Ma non vi aspettate voti, mica siamo un’agenzia di rating.
Label: Fanfare Limited Records
Anno: 2012
Tracklist
1. Vampires and Ghouls
2. Isabelle Creeps
3. A Moment of Life
4. Party is Over
5. Bycicles
6. We Found a Reason to Live and We Called it God
7. Freakshow
8. Murdered Suicide
9. Natalia Please Go Die
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