Con appena 3 anni di esperienza, e due EP alle spalle, gli Shelly Johnson Broke My Heart tornano ad affacciarsi sul bel prato della musica indipendente italiana con We Own the Afternoon, un bel titolo che gioca un po’ con l’immaginario cinematografico contemporaneo. Edito per Stop Records, l’album contiene 7 tracce di sicuro valore che confermano quanto già di buono si era detto su di loro negli anni passati. La cornice è essenzialmente post rock: basta ascoltare l’incipit di Prostitutes, volutamente svogliata e tipicamente pomeridiana. Ma sotto la sottile coltre di suoni si notano movimenti sommessi ed impercettibili, come le sfuriate soniche simil shoegaze oppure dei capricci indie rock simili a quelli dei Broken Social Scene, specie nella parte cantata. You forgot it in the people, sbadato che non sei altro. Dovevi avere più fiducia nelle band nostrane invece di andare appresso a mode e trend momentanei e passeggeri. Ed eccoti punito dalla corsa sfrenata di John Krasinski, eccellente per i tempi stretti delle corse olimpiche quotidiane, sostenuto dai cori di supporto del pubblico. Ed a proposito di cori, quelli nel finale del pezzo sono solo un’anticipazione di quelli di Black Pop Song, con i quali gli Shelly Johnson Broke My Heart dimostrano una propensione alla melodia certa e sicura, avvicinandosi notevolmente alle produzioni west coast più recenti. Tuttavia è solo un attimo prima che il trittico finale faccia svanire tutti i dubbi sul valore dell’album: Lonesome Richard meraviglia per atmosfere iniziali e maturità compositiva; la post atomica Alamogordo/Rio Rancho/Las Cruces ci inonda di “atmosphere” e voglia wave sollevando l’ombra dei Placebo, mentre l’acustica Sebastian, the King conferma la vena dreamy della band romagnola. Date tutte le influenze citate, non proprio male per un disco dalla cornice sostanzialmente post rock. Pronto a spezzarvi il cuore in uno di questi maledetti pomeriggi afosi.
Label: Stop Records
Anno: 2012
Tracklist
1. –
2. Prostitutes
3. John Krasinski
4. Black Pop Song
5. Lonesome Richard
6. Alamogordo/Rio Ranco/Las Cruces
7. Sebastian, the King
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